Ha ucciso il fratello gelataio per una lite sulle zone di vendita

Luigi Consoli - MisterbiancoLuigi Consoli si è costituito ieri: non sopportava che Pippo esercitasse la sua attività vicino alla propria abitazione.

Dopo i dubbi delle prime ore dal delitto e la conferma che era stato il fratello Luigi a premere il grilletto, ieri mattina alle 8, dopo una nottata passata a vagare per le campagne circostanti, il fratello assassino si è costituito ai carabinieri della locale Tenenza consegnando loro la pistola calibro 7,65 di fabbricazione russa e due caricatori vuoti, legalmente detenuta.

Braccato già da mercoledì sera subito dopo il delitto, Luigi Consoli di 64 anni a maggio e senza alcun precedente penale, aveva compreso che per lui non c'era scampo.

La sua abitazione sin dalla sera subito dopo la tragedia era stata presidiata dai carabinieri, così come altre residenze che erano nella sua disponibilità, ma dell'uomo non c'era traccia, anche se dalla sua abitazione mancava la pistola detenuta mentre era a casa il fucile da caccia, sequestrato dai carabinieri. Gli indizi sin da dopo l'omicidio erano ricaduti su di lui perché la cognata prima del trasporto in ospedale aveva fatto il nome del cognato e anche la figlia pare avesse indicato lo zio quale autore del folle gesto. E' probabile che l'assassino dopo aver sparato al fratello e alla cognata, abbia voluto riflettere su cosa fare e dopo aver trascorso oltre dieci ore vagando per le campagne abbia deciso di costituirsi.

Intanto, anche se l'uomo non è stato ancora interrogato dal magistrato, sono venute alla luce alcuni particolari che poi potranno essere confermate appena la cognata, Giuseppa Pappalardo, ricoverata con prognosi riservata dopo l'operazione d'urgenza, potrà rispondere agli inquirenti.
Da una prima ricostruzione la tragedia è maturata in seguito a diverbi tra i due fratelli, che sono andati avanti per anni, sulle zone in cui esercitare l'attività ambulante di vendita di gelati. Pare infatti che il fratello maggiore Luigi non digeriva il fatto che Giuseppe potesse andare ad esercitare la propria attività vicino la propria abitazione e che comunque in passato i due avevano deciso di spartirsi il territorio.

Mercoledì pomeriggio la vittima era davanti ai campetti di calcio comunali che si affacciano su via Pirandello, luogo posto ad un centinaio di metri dall'abitazione di Luigi e considerato, commercialmente parlando, appetibile per la frequenza continua di numerosi ragazzi che finita la patita consumavano qualcosa di rinfrescante.

Luigi Consoli dopo un alterco con il fratello era andato a casa a prendere la pistola ed era ritornato sul posto per riprendere la discussione con Giuseppe, ma gli animi si erano riscaldati parecchio. Colto dall'ira ha fatto fuoco contro il fratello uccidendolo sul colpo con tre proiettili che lo hanno colpito nella parte alta del corpo. Poi ha rivolto l'arma, ancora carica nei confronti della cognata esplodendo due colpi che hanno colpito la donna dal bacino in su e al mento. Subito dopo ha lasciato a piedi il luogo del delitto, ancora con la pistola, ma senza fare rientro a casa.
Adesso Luigi Consoli, che è stato rinchiuso nella casa circondariale di piazza Lanza a Catania, dovrà rispondere dei reati di omicidio per il fratello, tentato omicidio per la cognata e porto abusivo di pistola, anche se legalmente detenuta.

Carmelo Santonocito
La Sicilia
14/03/2014

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