La lucida follia del marocchino Tarik El Sabri, 37 anni, meccanico da anni in Sicilia, è culminata intorno alle 15 in una signorile villetta alla Madonna degli Ammalati, nella zona residenziale estiva di Misterbianco.

Divenuto folle per i continui litigi con la sua compagna, una maestra, ha atteso che il figlio avuto con la donna di cinque anni fosse assente per una gita al mare con i nonni materni, ha afferrato un coltello e con una furia assassina micidiale ha ucciso quella donna che lo aveva amato più della sua vita, che lo aveva accolto qui in Sicilia dopo un viaggio della speranza.

Poi cosciente di quello che aveva fatto, spinto da un rimorso schiacciante, Tarik El Sabri è rientrato in casa e si è impiccato in una stanza.

E’ morta così Monica Timore: era sua coetanea e con lui aveva voluto fortemente quella relazione, contro il volere dei suoi genitori, che l’ha trascinata sino all’aldilà.

In via Carlo e Giuseppe Privitera i vicini di casa da tempo assistevano ai continui litigi della coppia che forse era sul punto di separasi: oggi pomeriggio poco prima delle 15 le grida di Monica più di ogni altra volta, hanno attirato l’attenzione di uno dei vicini che, preoccupato, ha chiamato al telefonino Angela, la mamma di Monica.

Lei che era al mare con marito e con il nipotino ha capito ed è subito rientrata casa. Qui la scena macabra del gesto folle del genero: Monica riversa sul pianerottolo della villa e dappertutto il sangue provocato dalle innumerevoli coltellate. Dentro casa il corpo penzolante del marocchino, oramai senza vita.

In pochissimo sono arrivati pure i carabinieri della tenenza di Misterbianco, quelli della compagnia di Fontanarossa e gli esperti della scientifica per i rilievi. La procura ha aperto un’inchiesta: il sostituto procuratore della Repubblica Alessandro Brugaletta ha affidato la perizia autoptica al medico legale Giuseppe Ragazzi.