Etta Scollo e la puisia della sua Sicilia: premio Al Cantàra-Suoni del Mediterraneo

Teatro Stabile Riscoprire le proprie radici attraverso la “puisia” in lingua siciliana di poeti contemporanei. Da Ignazio Buttitta a Sebastiano Burgaretta, passando per la cantante folk Rosa Balistreri, della quale ricorre quest’anno il ventennale dalla scomparsa. È attorno a questo nucleo che si sviluppa lo spettacolo “Puisia” dell’artista catanese Etta Scollo che, domenica 1 agosto alle 21 al Cortile Platamone, riceverà il premio della prima edizione Al-Cantàra-Suoni del Mediterraneo, nell’ambito della rassegna “Cunti e canti-4 chiacchiere in cortile”, in collaborazione tra l’Assessorato comunale alla Cultura e il Teatro Stabile di Catania.

Promosso dall’azienda vitivinicola Al-Cantàra e dall’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, il riconoscimento mira a coniugare il felice binomio musica e poesia. Un “ponte” che collega forme vaste, differenti, eppure affini, nel segno del Mediterraneo, da Dionisio, dio del vino e del teatro a Mnemosine, madre di tutte le muse.

La manifestazione è curata per l’aspetto grafico e l’immagine della locandina dal maestro Mimmo Paladino e Aixa Rodriguez. I materiali fotografici sono stati gentilmente concessi dal maestro Ferdinando Scianna.

Ad introdurre la serata, il rinomato gruppo Broken Consorts: Angela Minuta (arpa), Loredana Sollima (flauto), Cinzia Condorelli (violino), Natalina Messina (violoncello), Giuseppe Finocchiaro (percussioni), Francesca Laganà (voce).

Con lo spettacolo “Puisia”, Etta Scollo - voce e chitarra - propone un programma di brani originali, composti su testi in dialetto dei più importanti poeti siciliani dei nostri giorni. L’artista sarà accompagnata da Daniela Santamaura (violoncello), Cathrin Pfeifer (fisarmonica), Sebastiano Scollo (liuto rinascimentale e percussioni), Fabio Tricomi (diversi strumenti tradizionali siciliani e mediorientali). Roberto Bolelli si esibirà come ospite eseguendo insieme a Sebastiano Scollo e Fabio Tricomi due brani del repertorio del loro gruppo “Al Qantarah".

Il tema centrale dei testi proposti è quello delle radici: della loro incessante ricerca (Arvulu), della loro malinconica nostalgia nel tempo dell’esilio (A Ibn Hamdis), della loro immanenza nel legame tra madri e figli (A li matri di li carusi) e, infine, della loro immagine riflessa e invertita sullo specchio della tensione al rinnovamento (la peddi nova). Attorno a questo nucleo tematico, Etta Scollo eseguirà una selezione di altri brani ispirati a fiabe e leggende siciliane, arrangiamenti di canzoni tratte dal repertorio di Rosa Balistreri.

tags: