Altre due eccellenze misterbianchesi si fanno onore anche fuori dei confini nazionali, inorgogliendo la propria comunità. Due giovani “campioni” che costituiscono anche un vanto per l’Università di Catania che li ha formati. Lui, Giuseppe Torrisi, 31 anni, laureatosi con lode a Catania nel 2011 in ingegneria delle telecomunicazioni, vincitore nel 2012 di un assegno di ricerca ai Laboratori Nazionali del Sud di Catania, presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) dove adesso ricopre la posizione di tecnologo a tempo determinato nel gruppo di ricerca e sviluppo delle sorgenti di ioni per acceleratori di particelle.
Dal 2016, dottore di ricerca in Ingegneria dell’informazione presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La sua attività attualmente riguarda la propagazione di campi elettromagnetici nei plasmi delle sorgenti utilizzati per gli acceleratori di particelle. Ha pubblicato più di 50 articoli scientifici su riviste internazionali, ed ha partecipato a molte conferenze internazionali presentando i suoi lavori su acceleratori di particelle ed elettromagnetismo.
Adesso, in occasione del secondo “Ursi Atlantic Radio Science Meeting” svoltosi nell’isola spagnola di Gran Canaria nei giorni scorsi, Torrisi ha ricevuto il prestigioso “The Young Scientist Award”, premio internazionale per i giovani scienziati, assegnato dalla Commissione H "Waves in Plasmas, Ursi Atlantic Radio Frequency Science Conference". L’importante premio riguarda gli studi innovativi sulla propagazione delle onde elettromagnetiche in magnetoplasmi, i cui risultati trovano poi ricadute applicative importanti per il funzionamento delle sorgenti al plasma quali gli iniettori del ciclotrone superconduttore o per la progettazione di sorgenti per il trattamento dei tumori tramite adroterapia. Il premio è stato consegnato a Giuseppe dal prof. Makoto Ando (Giappone), presidente della Ursi (Union Radio-Scientifique Internationale).
Dunque, un altro importante riconoscimento al giovane scienziato catanese, dopo il significativo “Premio Resmini” ricevuto a Roma nell’aprile 2017, attribuito dall’Istituto Nazionale di Fisica nucleare alle due migliori tesi di dottorato nel campo della Fisica degli acceleratori e delle nuove tecnologie e al team del gruppo di ricerca e sviluppo di sorgenti e plasmi dei Laboratori nazionali del sud, una magnifica realtà del nostro meridione. «L’orgoglio e il privilegio di lavorare in un centro di eccellenza internazionale – ci dice Giuseppe - nutrono la mia passione per la ricerca scientifica, che voglio continuare a svolgere con umiltà e senso di responsabilità».
Ma la soddisfazione di Misterbianco e dell’Università catanese è doppia. Dal canto suo, Roberta Palmeri, nata a Catania 29 anni fa, è ingegnere delle Telecomunicazioni, laureatasi a Catania (“summa cum laude”) ad ottobre 2014 con una tesi dal titolo «Nuovi approcci per la diagnostica a microonde di oggetti sepolti» premiata come migliore tesi italiana in ambito “Remote Sensing” dall’Ieee Geoscience and Remote Sensing South Italy Chapter. Dal maggio scorso, anche lei dottore di ricerca in Ingegneria dell’Informazione all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, attualmente ricercatore post-doc nel gruppo di Campi elettromagnetici, si occupa dello studio e lo sviluppo di metodologie per la soluzione di problemi inversi di diffusione elettromagnetica per la diagnostica non invasiva (con applicazione in ambito biomedico, civile e ambientale) e per la progettazione di antenne e altri dispositivi a microonde. Già autrice di diversi articoli scientifici su riviste internazionali e relatore in numerose conferenze.
Anche Roberta, nella stessa occasione del recente “Ursi Atlantic Radio Science Meeting”, ha ricevuto “The Young Scientist Award”, per lo sviluppo di nuove tecniche a microonde per applicazioni di invisibilità dei dispositivi. Per la giovane misterbianchese, un altro importante riconoscimento dopo l’AP-S Prize conferitole dall’ Ieee AP-S Central and South Italy Chapter nel 2016 per un lavoro sulla diagnostica di array di antenne da remoto, e il premio per la miglior pubblicazione e presentazione in occasione del meeting annuale della Società Italiana di Elettromagnetismo (Siem) e il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (Cnit) nel 2017. «La passione per questo lavoro e i riconoscimenti che ne derivano sono stimoli positivi per la mia carriera - dichiara Roberta - e mi piacerebbe molto continuare a lavorare nel mondo della ricerca e dell’ambito accademico».
Nuovi talenti della provincia catanese crescono e si diffondono. Giuseppe e Roberta, “coppia vincente” di casa nostra: i due giovani scienziati etnei assieme negli studi, nelle passioni e soddisfazioni, e nella vita. «E a dicembre ci sposiamo» ci annunciano felici. foto
La Sicilia
18/06/2018