Due misterbianchesi accusati di 11 rapine in due anni

In manetteda lasicilia.it
Undici rapine messe a segno tra la primavera del 2007 e l'estate del 2009, tutte a Ravenna e per lo più ai danni di banche, anche se nella lista compaiono pure un ufficio postale e una gioielleria. I carabinieri del Roninv della città romagnola, al termine di un'indagine condotta in collaborazione con i poliziotti della squadra Mobile, le attribuiscono ad Antonio Campo, 42 anni, e a Giuseppe Cutispoti, 49 anni, entrambi originari di Misterbianco.
Secondo gli inquirenti, i due, quasi sempre a volto coperto e armati di cutter o di pistola e muniti di auto rubate per garantirsi la fuga, sono riusciti a portare via in totale più di 85mila euro, oltre a 875 sterline inglesi fino al 25 settembre del 2009, giorno in cui furono arrestati in flagranza da una pattuglia dei carabinieri del Norm subito dopo un colpo in una gioielleria.

I colpi erano iniziati il 16 aprile di tre anni fa ai danni dell'agenzia di via Faentina della Banca di Romagna (bottino quasi 12mila euro). Replica, ma a mani vuote, il 31 maggio ai danni della filiale di via Fiume dell'Unicredit. Gli altri colpi del 2007 sono del 13 giugno alla Cassa di Risparmio di Ravenna, filiale della frazione di Mezzano (bottino da circa 6.000 euro); 23 luglio, ancora Cassa di Risparmio di Ravenna, ma alla filiale di Marina di Ravenna (poco più di 38mila euro); 27 agosto alla filiale della frazione di Savio della Cassa di Risparmio di Ravenna (circa 7.800 euro, qui con un complice); 8 ottobre all'agenzia 1 della Banca di Romagna (fuggiti a mani vuote); 21 novembre di nuovo alla filiale di Savio della Cassa di Risparmio di Ravenna (poco più di 4.800 euro). Nel 2008 avevano colpito il 6 marzo all'ufficio postale di via Pola (circa 760 euro); il 23 settembre di nuovo alla filiale di Mezzano della Cassa di Risparmio di Ravenna (poco meno di 1.600 euro e 875 sterline). Quindi nel 2009, prima dell'arresto, sempre secondo le indagini, il 25 marzo avevano preso di mira una gioielleria di via Maggiore (15mila euro circa di gioielli, con un terzo complice) e il 16 settembre l'agenzia di via Maggiore della Cassa di Risparmio di Ravenna (solo 20 euro perché dei 3.520 rapinati se ne erano dimenticati 3.500 nell'istituto).

Le indagini, che hanno avuto particolare impulso dopo l'arresto dei due, si erano concentrate sui fotogrammi delle rapine grazie ai quali - incrociando i dati anche con le descrizioni dei testimoni e le analisi dei carabinieri del Ris di di Parma - si è arrivati all'identità dei due presunti rapinatori per i quali il Gip del Tribunale di Ravenna ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per rapina, detenzione e porto di pistola, ricettazione delle autovetture usate per la fuga. Il provvedimento è già stato notificato ai due nel carcere di Viterbo, dove ora si trovano.

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