Discarica di Tiritì no che si allarga

discaricada lasicilia.it
Il fronte del comitato civico «No discarica» si allarga, coinvolgendo, oltre ai residenti di Misterbianco, anche i cittadini di Motta Sant'Anastasia e quelli che abitano nel popoloso quartiere catanese di Monte Po.
Un fronte unico che vede anche la presenza delle forze politiche, consapevoli tutti che la battaglia può essere vinta se si riesce a stare assieme e fare sentire una voce unica. Questo il maggiore dato emerso ieri nel corso dell'assemblea pubblica alla quale hanno preso parte cittadini, rappresentanti di associazioni, responsabili di partito, assessori e consiglieri, oltre al sindaco di Misterbianco, Ninella Caruso e agli on. Lino Leanza e Nino Di Guardo.

Una battaglia che dura da oltre venti anni e ha avuto momenti di grande coesione come negli Anni Novanta, quando, a seguito di una civile protesta, l'impianto venne chiuso su disposizione regionale e giornate di grande sconforto.

Un dibattito aperto, anche se non sono mancate le spigolature tra i politici, che comunque punta a dire basta al funzionamento di un impianto, il più grande dell'Isola, che continua a creare disagi e che la Regione intende invece ampliare. La presenza dei due deputati regionali, che attualmente da posizioni politiche diverse sostengono il governo, è stata un'occasione per chiedere il massimo impegno e sostegno in questa direzione, soprattutto affinché l'assessore regionale si renda conto di persona che i disagi sono notevoli.

A prendere l'impegno pubblico di portare il nuovo assessore regionale Giosuè Marino sui luoghi è stato l'on. Leanza: «Chiederò al nuovo assessore di rendersi conto di persona della situazione - ha detto Leanza - di visitare i luoghi e comprendere il disagio. Noi abbiamo il dovere, però, di trovare alternative concrete se non vogliamo che la discarica resti aperta per i prossimi decenni». La battaglia, comunque, continuerà nelle prossime settimane con l'iniziativa sul tema all'interno della festa del Pd e con la proroga per la raccolta delle firme, dal momento che il fronte del no si è allargato alla vicina Motta S. Anastasia e al quartiere di Monte Po.

Per novembre la petizione sarà portata al prefetto, ma nel contempo ieri si è individuata anche una strada giudiziaria che riguarda la presentazione di un esposto-querela alla Procura catanese per le immissioni di odori nell'aria. Iniziativa che da domani sarà allo studio da parte dei promotori del Comitato civico, con il supporto di alcuni legali in modo da poter presentare l'esposto nei prossimi giorni, sottoscritto da diversi cittadini quale parte lesa.

Tra le altre iniziative che prenderanno corpo nei prossimi giorni anche quella dell'organizzazione di una mobilitazione dei cittadini che scendono per strada per protestare contro il funzionamento della discarica. Le proposte in questo senso sono state molteplici, tra chi vuole bloccare la Ss 121 e chi invece intende arrestare l'ingresso dei camion alla discarica o chi intende solamente organizzare una grande manifestazione per evidenziare il disagio evitando disservizi.

Nei prossimi giorni si saprà certamente molto di più sulle varie iniziative in cantiere che hanno l'unico scopo di bloccare la funzionalità dell'impianto ubicato in contrada Tiritì, ma a poche centinaia di metri del centro urbano.


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