Continueranno gli scavi archeologici al Campanarazzu

Gli scavi archeologici in contrada “Campanarazzu” per riportare alla luce l’antica chiesa madre ricoperta dalla lava del marzo 1669 continueranno.
A darne la conferma è stato ieri mattina l’assessore regionale ai Beni culturali Fabio Granata, che su invito dell’amministrazione comunale ...

Gli scavi archeologici in contrada
“Campanarazzu” per riportare alla luce l’antica chiesa madre ricoperta dalla
lava del marzo 1669 continueranno.
A darne la conferma è stato ieri mattina l’assessore regionale ai Beni culturali
Fabio Granata, che su invito dell’amministrazione comunale ha visitato i luoghi
assieme al sindaco Ninella Caruso, all’assessore al Turismo on. Nino Strano, al
Soprintendente ai beni culturali arch. Campo ed all’on. Lino Leanza. Da oltre
tre mesi i lavori di sbancamento lavico vanno avanti, riportando alla luce le
vestigia dell’antica chiesa alle quali è legata la storia dell’odierno comune.
Esaurite le somme del primo finanziamento il sindaco e l’assessore Strano hanno
chiesto la continuazione dei lavori per rendere fruibile l’intero sito che
comprende oltre alla chiesa, l’adiacente querceto e le secolari cisterne per
istituire un percorso turistico e culturale che ripercorra l’eruzione lavica del
1669.
L’occasione del sopralluogo è servito anche per visionare lo stato dei luoghi
dell’odierno “Stabilimento Monaco”, un sito di archeologia industriale già
sottoposto a tutela da un apposito decreto di vincolo da parte della regione ed
appurare lo stato di avanzamento dei lavori all’interno della cripta della
chiesa madre dove dovrà sorgere il museo degli arredi sacri. “Ho accettato
l’invito rivoltomi – ha esordito l’assessore Granata – per rendermi conto dei
luoghi che meritano una loro valorizzazione all’interno di un progetto generale
che tenga conto della fruibilità del sito da parte della comunità. Nelle
prossime settimane di concerto con la Soprintendenza indicheremo l’ammontare
dell’intervento per evitare la sospensione dei lavori”.
A ringraziare il Governo regionale per l’impegno assunto è stato il sindaco
Ninella Caruso “Siamo grati all’assessore Granata per la sensibilità dimostrata
nei confronti del nostro territorio – ha esordito il primo cittadino – poiché
questa comunità ha mantenuto un legame forte con un passato che va valorizzato e
tutelato. Nel contempo abbiamo chiesto alla Provincia di Catania l’inserimento
del nostro comune nel “distretto della lava” poiché rappresentiamo una realtà
segnata da un evento catastrofico che non può essere dimenticato”.
Al sindaco ha fatto eco l’assessore  Nino Strano “Questo centro ha le
caratteristiche ed un patrimonio archeologico per entrare nel circuito culturale
regionale, dove l’Etna rappresenta l’elemento principale di richiamo. Ritengo
che questa proposta – ha concluso l’assessore Strano – debba essere supportata
dalla regione, mentre il comune debba creare quelle condizioni di ricettività di
cui attualmente è carente”.
Nel corso della visita l’assessore Granata è stato investito anche delle
problematiche riguardanti la scuola.

La Sicilia
14/9/2002 - Carmelo Santonocito

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