L'unificazione dell'Italia meridionale

avv. Salvatore SaglimbeneUna ricostruzione storica dell'unificazione dell'Italia meridionale, vista dalla parte dei perdenti, è stato il tema dell'incontro organizzato dal Centro studi «Bachelet», presieduto da Salvatore Saglimbene, su «Il sacro militare ordine Costantiniano di San Giorgio ed il regno delle due Sicilie», svoltosi nel teatro comunale.

Dopo la relazione di Ferdinando Testoni Blasco, che ha ripercorso le tappe dalle origini dell'Ordine Costantiniano fino a oggi, ha preso la parola Fernando Manenti, che è partito dalle tappe fondamentali dell'occupazione del Regno delle due Sicilie, dallo sbarco di Garibaldi a Marsala all'ingresso nella capitale del regno a Napoli. L'obiettivo dello storico non è stato quello di mettere in discussione l'Unità d'Italia, patrimonio indiscutibile di tutta la nazione, ma come si arrivò alla conquista di un intero regno, partendo soltanto con mille uomini che riuscirono a diventare oltre ventimila nel volgere di poco tempo e fecero man bassa delle ricchezze prelevate, nel corso dell'operazione militare, che andarono a ingrossare le casse del regno di Sardegna. Il convegno è stato preceduto da una mostra numismatica di preziose monete coniate dal regno delle due Sicilie, dai 30 ducati in oro ai tornesi in bronzo. Gli interventi del pubblico sono stati moderati da Valeria Timore.

Carmelo Santonocito
La Sicilia
09/10/2012

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