Bonifica discarica di Tiritì e chiusura Valanghe d’Inverno: dal presidente Crocetta solo chiacchere!

Rosario Crocetta - MisterbiancoNel corso della sua visita a Misterbianco e Motta Sant’Anastasia lo scorso 2 dicembre, Il presidente Crocetta promise pubblicamente che avrebbe emanato “entro Natale” una nuova ordinanza per obbligare la Oikos ad avviare la bonifica e la messa in sicurezza della vecchia discarica di Tiritì. In alternativa, affermò in quell’occasione, la Regione avrebbe provveduto direttamente agendo in “danno”, rivalendosi cioè in seguito sui proprietari della discarica per i costi di intervento sostenuti.

Promise che avrebbe istituito un tavolo tecnico ( cui non siamo mai stati invitati ) e che sarebbe tornato a Misterbianco il 15 gennaio per dare conto ai cittadini delle promesse fatte. Nessuno l’ha più visto! Non risultano inoltre ordinanze riguardanti la bonifica e la messa in sicurezza di Tiritì né di interventi sostitutivi messi in atto dalla Regione.

La discarica di Tiritì non è mai stata bonificata nonostante la messa in sicurezza sia prevista da un obbligo di legge. Anzi, come affermato pubblicamente anche dall’ex Prefetta di Catania, dottssa Maria Guia Federico , quell’impianto continua a produrre biogas che viene rivenduto, con considerevoli guadagni per l’azienda che vanno ad aggiungersi agli utili milionari di questi anni.

Sembra inoltre allontanarsi ulteriormente l’ipotesi di chiusura dell’attigua discarica di Valanghe d’Inverno, visto cha la manifestazione di interesse per l’invio all’estero della frazione secca, pubblicata dalla Regione lo scorso dicembre, è andata quasi deserta. A dichiararsi disponibili solo tre piccoli intermediari, per quantità minime rispetto al fabbisogno reale della Sicilia, ad un costo doppio rispetto a quello del conferimento in discarica. Non essendoci poi nessun obbligo di commessa da parte della regione, a queste condizioni, senza una precisa volontà da parte del governo regionale, la strada dell’invio all’estero dei rifiuti secchi verrà abbandonata e la discarica di Valanghe d’Inverno continuerà chissà per quanto a ricevere tonnellate di rifiuti!

Né sembra rappresentare una garanzia sufficiente per i cittadini, la soluzione adottata con l’ultima ordinanza presidenziale di conferirvi solo la frazione secca, visto che proprio in questi giorni a Motta, in più occasioni la puzza è tornata a farsi sentire con insistenza.

In Sicilia infine, la raccolta differenziata è ferma al palo! Nonostante le mirabolanti dichiarazioni del presidente Crocetta sugli incrementi degli ultimi mesi, dopo quattro anni del suo governo la nostra regione chiuderà probabilmente il 2016 con una percentuale di raccolta prossima al 15%, quello che era l’obiettivo di legge del 1999, 18 anni fa! Una produzione di rifiuti differenziati che è metà di quella della Calabria, un terzo della Puglia, una quarto della Campania, un quinto della Sardegna, per tacere ovviamente delle regioni del nord!

La discarica di Valanghe d’Inverno deve essere chiusa subito, ma tutti i passi compiuti dal governo negli ultimi mesi vanno nella direzione opposta!

La discarica di Tiritì deve essere bonificata e messa in sicurezza una volta per tutte. Chiediamo alla nuova Prefetta di Catania, dottssa Silvana Riccio, che ci riceva appena possibile per sollecitare che gli organi di governo e di monitoraggio ambientale del territorio, segnatamente l’Arpa Catania, chiuda la pratica sulla bonifica rendendola operativa. Bisogna che cittadini, istituzioni, organi di informazione pretendano dal Presidente della Regione il mantenimento degli impegni che assume pubblicamente! Attendiamo atti concreti che tardano ad arrivare, non sterili chiacchere da mestieranti della politica!

I Comitati No Discarica di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia
31 gennaio 2017

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