Bloccato un commando romeno

commando romenoda lasicilia.it
Pistole, fucile, caricatori, munizioni, machete e coltelli a serramanico. Un vero e proprio arsenale clandestino quello che è stato scoperto dai carabinieri della Tenenza di Misterbianco al termine di una intensa operazione investigativa che ha portato i militari all'arresto di tre giovani cittadini rumeni, due uomini di 26 anni e una donna di 22, tutti incensurati.
I due uomini giravano ripetutamente a bordo di una Lancia Dedra di colore rosso nella zona commerciale del centro etneo dove sono stati notati da una pattuglia dei carabinieri in servizio di vigilanza del territorio.

Dopo diversi passaggi dell'auto dallo stesso posto, probabilmente per studiare i luoghi e cogliere alcuni dettagli, i militari si sono insospettiti decidendo di seguirla con discrezione, ma quando la vettura si è arrestata all'interno del parcheggio di un punto vendita, in quel momento affollato di clienti, i carabinieri hanno rotto ogni indugio ed hanno bloccato l'auto.
Una volta identificati i due, i carabinieri hanno proceduto alla perquisizione dell'automezzo, rinvenendo una pistola revolver calibro 38 carica con sei cartucce, priva di numero di matricola, una pistola giocattolo, priva del tappo rosso, con caricatore e sei cartucce a salve e banconote di diverso taglio per un ammontare di 150 euro.

La sorprendente scoperta di armi e il conseguente arresto dei due uomini, ha portato i carabinieri a ritenere che i due erano in procinto di commettere un atto delittuoso, probabilmente una rapina e dopo aver trasferito i due in caserma, i carabinieri si sono recati nella loro residenza nel comune di Belpasso.
Nella prima abitazione non veniva rinvenuto nulla di particolare interesse, mentre nella seconda abitazione, dove risiedeva la compagna di uno dei due arrestati, i carabinieri nascosta sotto il letto hanno trovato una seconda pistola, una Mauser calibro 6.35 con otto cartucce di cui una in canna, anche questa non censita nella banca dati, altri due caricatori per la stessa pistola con otto colpi a disposizione, una pistola Berretta a tamburo calibro 22, anche questa priva di matricola, un fucile Bernardelli calibro 12, che dai successivi riscontri è risultato rubato sempre a Belpasso e che è stato successivamente riconsegnato al legittimo proprietario, una scatola con 30 cartucce calibro 6.35 oltre ad un machete con lama affilata e due coltelli di grosse dimensioni a serramanico.

Dopo la scoperta dell'arsenale è quindi scattato il provvedimento di arresto anche per la donna e il conseguente sequestro dell'intero arsenale che i carabinieri hanno inviato al Ris di Messina per procedere agli accertamenti balistici e quindi verificare se le armi sono state utilizzate in azioni denunciate agli investigatori. Inoltre i carabinieri stanno ricostruendo le rapine che sono state compiute negli ultimi mesi per appurare se esistono elementi comuni.

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