Rassegna stampa

Strada per S. Giovanni Galermo chiesto un Consiglio urgente

Comune di Misterbiancoda lasicilia.it
A quasi tre mesi dalla chiusura della ex strada
provinciale per S. Giovanni Galermo, ventidue
consiglieri comunali appartenenti ad entrambe
gli schieramenti, con primo firmatario il capogruppo
del PDL Orazio Panepinto, chiedono al
presidente del civico consesso una riunione
straordinaria per affrontare il problema.
Uno smottamento a metà febbraio determinò
la chiusura dell’arteria e lo sgombro delle
abitazioni sottostanti, poi rientrato a distanza
di quattro giorni. La frana, declassata poi a
smottamento da parte dei tecnici della Protezione
civile, ha di fatto tagliato a metà il territorio
comunale dove i quartieri di periferia sono
raggiungibili attraverso strade alternative con
un allungamento del percorso.
Tale situazione ha provocato disagi ai residenti
e agli esercizi commerciali che si affacciano
sulla ex provinciale che non beneficiano più
del traffico giornaliero e dei clienti di passaggio.

Adoc: nel silenzio Ato Simeto chiude tutti gli uffici

Adocda corrieredelsud.it
“Ato Simeto, l’ente che è riuscito in pochi anni ad accumulare debiti senza riuscire a gestire i rifiuti, a chiudersi in contratti capestro con fornitori che sono soci dell’assemblea, che rifiuta pervicacemente qualsiasi confronto serio e concreto con i consumatori, non ha risolto alcuna illegittimità del passato, ma chiude anche quei pochi uffici di rapporto con la cittadinanza che c’erano.” A dirlo è Claudio Melchiorre, presidente dell’Adocche ha anche chiarito come molti consumatori si sono lamentati della chiusura, nel silenzio, prima dello sportello di Paternò e ora di quello di Misterbianco.
“Ci domandiamo –ha proseguito Melchiorre - dove e come i cittadini possano uscire fuori dal garbuglio di illegittimità che non si è c erto concluso in questi mesi nonostante commissariamenti e cambi di gestione, considerato che non ci sono più interlocutori.”

Pallavolando, tutti i risultati della prima fase

pallavolandoda corrieredelsud.it
Entra nel vivo la tredicesima edizione del progetto “Pallavolando”, organizzato dal Circolo Didattico De Amicis, dalla Fipav Catania e dell’associazione H&G con l’importante contributo dell’associazione Sport Volley Catania. Da oggi cominciano le gare della seconda fase. Nel torneo maschile “Giochiamo insieme”, assoluta novità dell’edizione 2010 del Pallavolando e cominciato da pochi giorni, il San Giorgio subito protagonista nel girone A con due vittorie su Pestalozzi e San Giovanni Bosco. Nel girone B, De Amicis, qualificata, grazie alle tre vittorie conquistate su Sciascia Misterbianco (che chiude al secondo posto con sei punti e agguanta la qualificazione), Mattarella, terzo con tre punti, XX Settembre, al quarto posto con zero.

Autisti ex Nu come vigili ausiliari Vinciguerra: Proposta infondata

Partito Democraticoda lasicilia.it
Le divisioni all’interno della maggioranza in Consiglio
comunale che sostiene la giunta guidata dal
sindaco Ninella Caruso hanno permesso l’approvazione
di un ordine del giorno presentato dal
PD sulla sicurezza del centro storico e della periferia
elaborato dal consigliere Santo Mancuso.
Il documento che ha ottenuto 10 voti a favore
e 6 contrari oltre ad un astenuto mira a riqualificare
15 autisti e 7 assistenti tecnici prima impegnati
nel servizio di raccolta rifiuti, nella nuova
qualifica professionale di vigili ausiliari per migliorare
il controllo del territorio a seguito di
"fenomeni diffusi di illegalità e microcriminalità".
L’assessore Giovanni Vinciguerra, in Consiglio,
ha ribattuto che questa situazione è priva di
fondamento e non supportata da alcuna relazione
delle forze dell’ordine.

Tia, bufera sulle bollette

Simeto Ambienteda lasicilia.it
Tia illegittima. Non usa mezzi termini
la Commissione Tributaria di Catania
che su un ricorso, presentato dalla
Confcommercio di Catania si è espressa
qualche giorno fa con una sentenza.
Il giudizio è indicato con il numero
469 del 20 aprile scorso e si riferisce
ad un ricorso contro la Tia per gli anni
che vanno dal 2004 al 2008.
In questo caso Confcommercio, rappresentata
dal legale Antonino Anzalone,
ha presentato una vertenza in difesa
di un contribuente per tre fatture,
dal valore complessivo di tremila e
duecento euro.
Un ricorso motivato dal fatto che il
consiglio comunale di Misterbianco
non ha approvato la Tia per gli anni in
questione e quindi, ne ha chiesto l’annullamento.

L’ufficio della Serit in luglio verrà chiuso definitivamente

Seritda lasicilia.it
Da luglio, l’ufficio locale della Serit, che si trova
all’angolo tra via Giordano Bruno e via Palestro,
chiuderà i battenti definitivamente. Tra due mesi i
cittadini di Misterbianco, ma non solo loro dal
momento che lo sportello serviva anche i cittadini dei
comuni limitrofi, dovranno recarsi a Catania per
interloquire con la locale esattoria.
Verrà così a mancare nel centro etneo un servizio in
funzione da decenni che comunque negli ultimi anni
aveva creato non pochi disagi agli utenti a seguito del
forte afflusso di persone. La fila, soprattutto con
l’arrivo delle scadenze, si forma di buon mattino per
evitare di perdere una giornata in attesa e benché
erano in funzione solamente due sportelli i cittadini
potevano contare su un servizio in loca che adesso
verrà a mancare.

Inaugurato nuovo serbatoio d'acqua garantirà un'autonomia di 24 ore

pozzo

da lasicilia.it
E’ stato inaugurato ieri mattina dal sindaco di
Misterbianco, Ninella Caruso, e dall’assessore ai
Servizi tecnologici, Rosario Bonatesta, il serbatoio
d’acqua da due milioni di litri, in contrada
Sorrentino, il territorio di Camporotondo Etneo,
dove si trova il pozzo di proprietà del Comune
misterbianchese.
L’opera, costata oltre due milioni di euro, è
stata realizzata grazie ai fondi comunitari del
progetto Urban 2.
Il serbatoio, già attivo, progettato dagli ingegneri
Filippo Orlando e Rosario Patanè, fornirà
gli utenti di Piano Tavola 25 litri di acqua al secondo
e ha un’autonomia, in caso di sospensione
del servizio, di quasi 24 ore.

Calca e disordini: da domani chiuso lo sportello di Simeto Ambiente

Simeto Ambienteda lasicilia.it
Da domani mattina anche lo sportello di Misterbianco
della Simeto Ambiente, la società
che gestisce la raccolta dei rifiuti nei diciotto
Comuni dell’Ato 3, resterà chiuso. A deciderlo è
stato il sindaco, Ninella Caruso, che negli anni
scorsi aveva messo a disposizione gratuitamente
dei locali comunali per ospitare lo sportello
«front office» e offrire alla cittadinanza
un servizio utile di cui usufruivano anche i cittadini
dei Comuni di Motta S. Anastasia, Camporotondo
Etneo e S. Pietro Clarenza. Ma un
giorno la settimana non era sufficiente a smaltire
le richieste dei cittadini dei quattro Comuni,
per cui la calca davanti allo sportello ha determinato
in più occasioni dei disordini, tanto
da rendere necessario l’intervento della polizia
municipale e dei carabinieri. Per non parlare dei
disagi causati ai residenti, costretti a sopportare
il vociare degli utenti che, per essere tra i primi,
si piazzavano davanti all’ufficio già all’alba.

INAUGURATO UN NUOVO SERBATOIO PER L'ACQUA POTABILE

COMUNICATO STAMPA del 27 aprile 2010

Un nuovo serbatoio (già attivo) con una capienza di due mila metri cubi di acqua potabile servirà gli utenti di Misterbianco e Piano Tavola. Si trova a fianco del pozzo “Sorrentino” in territorio di Camporotondo Etneo. Questa mattina è stato il sindaco di Misterbianco Ninella Caruso ad inaugurare l’impianto.

Quando i misterbianchesi difesero il diritto all’acqua

Ricicloda lasicilia.it
I misterbianchesi da sempre hanno difeso il naturale diritto di utilizzare
l’acqua come un bene pubblico, sin da quando ricostruirono il Comune
dopo l’eruzione del 1669, realizzando le case nelle vicinanze di due fonti
pubbliche. La prima sgorgava nell’abbeveratoio detto di S. Giovanni, in
contrada Tiritì, l’altra, continuazione della prima, nel quartiere «Rovicella
»
, formava un lavinaio. Le due fonti, nel 1853 furono deviate dal barone
Antonino Sisto nel proprio fondo, lasciando all’asciutto la popolazione.
Ne nacque una sollevazione popolare con circostanziate petizioni e
«suppliche» all’Intendente della provincia etnea e, visto che il barone disattendeva
anche le disposizioni dell’Intendente, si arrivò all’intervento
del giudice regio per eliminare la deviazione.
Non passarono neppure 28 anni, durante i quali l’acqua fu incanalata
fino al centro storico, che un’ulteriore minaccia rischiava di lasciare all’asciutto
gli abitanti in seguito alla decisione del Comune di Catania che, appropriandosi
dell’acquedotto romano, lo affidava a una ditta per far
giungere le acque del principe Manganelli, oggi Sogea, da Valcorrente fino
a Catania. Anche in questo caso, su iniziativa di Carlo Condorelli, un cittadino
benemerito autore di numerose battaglie a favore della comunità,
il Consiglio comunale dell’epoca si costituì in giudizio a difesa del diritto
pubblico di usufruire dell’acqua.

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