da lasicilia.it
Tia illegittima. Non usa mezzi termini
la Commissione Tributaria di Catania
che su un ricorso, presentato dalla
Confcommercio di Catania si è espressa
qualche giorno fa con una sentenza.
Il giudizio è indicato con il numero
469 del 20 aprile scorso e si riferisce
ad un ricorso contro la Tia per gli anni
che vanno dal 2004 al 2008.
In questo caso Confcommercio, rappresentata
dal legale Antonino Anzalone,
ha presentato una vertenza in difesa
di un contribuente per tre fatture,
dal valore complessivo di tremila e
duecento euro.
Un ricorso motivato dal fatto che il
consiglio comunale di Misterbianco
non ha approvato la Tia per gli anni in
questione e quindi, ne ha chiesto l’annullamento.
Nella sentenza si legge "questa
Commissione tributaria provinciale
osserva che il ricorso del contribuente
debba essere accolto. Questo Collegio
ritiene, che il potere di determinare
la tariffa dello smaltimento dei rifiuti
solidi urbani - continua la sentenza
- spetta al Comune e non può essere
trasferito agli Ato che peraltro hanno
solo il compito di gestire il relativo
servizio. Di conseguenza annulla le
fatture impugnate perché le stesse sono
da ritenersi illegittime in quanto
non risulta che la tariffa relativa alla
Tia sia stata determinata ed approvata
dal Comune".
"Alla luce di questa ennesima sentenza
- afferma Serafino Caruso, presidente
della commissione ambiente
di Confcommercio Catania - che sancisce
come l’unico organo legittimato
a determinare le tariffe igienico ambientali
sono i consigli comunali,
Confcommercio Catania chiede con
forza di mettere fine a tutte le controversie,
facendo appello ai responsabili,
classe politica e magistratura su
tutti, affinchè si adottino provvedimenti
chiari ed immediati. Chiediamo
di istituire un tavolo permanente di
lavoro tra ente locale, società d’ambito
e associazioni di categoria per giungere
alla rimodulazione delle tariffe
per gli anni dal 2004 al 2009, mettendo
fine alle innumerevoli liti giudiziarie".
Annuncia, invece, battaglia Simeto-
Ambiente che per voce del suo amministratore,
Angelo Liggeri, evidenzia:
"La sentenza vale solo per quella
fattura. Non annulla l’atto generico,
questa sentenza non cambia lo stato
delle cose. Ora valuteremo se tutti i ricorsi
sono presentati in maniera legittima".
Sulla questione tariffe Tia e bollette,
come si vede, la chiarezza è ancora
ben lungi dal giungere.