da lasicilia.it
Da oggi sarà possibile edificare con meno ristrettezze nel centro storico di Misterbianco. L’assessorato regionale al Territorio e ambiente, con proprio decreto, ha infatti approvato la delibera di variante al Prg votata dal Consiglio comunale e che permetterà ai cittadini maggiore elasticità per chi demolisce le proprie abitazioni per ricostruirle.
Le nuove norme del regolamento edilizio permettono adesso di elevare gli edifici per una volta e mezzo la larghezza della strada rispetto a prima, quando gli edifici in altezza non potevano superare la larghezza della strada, pur avendo a disposizione una cubatura che andava perduta.
Il centro storico di Misterbianco, edificato tra il Settecento e l’Ottocento, è rimasto ancora oggi con strade piccole, tranne qualche eccezione, e tale conformazione urbanistica in molti casi penalizzava i cittadini proprietari di fabbricati degradati, i quali potevano edificare su un’area minore rispetto a quella che avevano prima della demolizione, pur avendo la disponibilità della cubatura, in quanto dovevano adeguarsi alla larghezza della strada.
«Una norma penalizzante - ha detto il sindaco, Ninella Caruso, che detiene la delega all’Urbanistica - che adesso è stata rimossa e che permetterà a molti cittadini di potere realizzare i propri progetti nel rispetto di una norma equa. Ecco perché avevamo chiesto al Consiglio comunale la variante che adesso è diventata una realtà e darà un maggiore impulso, in un periodo di crisi, anche all’economia non soltanto nel settore dell’edilizia». La variante riguarda anche i vicoli, precedentemente non presi in considerazione e adesso assimilati a spazi pubblici, quindi a strade. Infine, un’ulteriore modifica il decreto la sancisce per quegli immobili che venivano edificati all’interno di un isolato dove sono presenti fabbricati censisti come storici e, quindi, classificati come A2.
Precedentemente l’altezza di questi nuovi immobili all’interno dell’isolato non poteva superare quelli censiti come A2; adesso la norma prevede questa restrizione solamente se il nuovo edificio ha una diretta visione con quello storico, altrimenti questo limite può essere sforato con l’altezza di una volta e mezza la larghezza della strada su cui si affaccia. Della nuova regolamentazione si avvantaggeranno, oltre che i proprietari di singole abitazioni, anche la collettività, in quanto migliorerà il decoro architettonico nel suo insieme, evitando di vedere edifici degradati che restavano in abbandono in quanto non c’era alcuna convenienza a demolire e ricostruire e la loro ristrutturazione non era vantaggiosa.
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