«A Tiritì il 90% dei rifiuti etnei»

Sit in comitato No Discarica Su tre milioni 185mila metri cubi di volumi potenziali per il conferimento in discarica dei rifiuti nella provincia di Catania, previsto dal nuovo piano regionale, ben due milioni e 852mila, pari all'89,5 per cento, andranno a finire nella discarica di Motta S. Anastasia.

Un dato allarmante venuto fuori dal piano regionale dei rifiuti e che il sindaco di Misterbianco, Nino Di Guardo, ha reso pubblico ieri mattina in occasione del secondo incontro del tavolo tecnico a Palermo nella sede dell'assessorato regionale al Territorio.

Un incontro dove si è nuovamente discusso della bonifica della vecchia discarica per la quale lo scorso 26 luglio si era riunito un tavolo alla Provincia regionale di Catania in cui si era deciso di dar tempo fino al 4 settembre per la presentazione del progetto in modo da essere pronti per l'11 settembre alla terza riunione all'assessorato regionale.

Il risultato non soddisfa il sindaco Di Guardo e il presidente del Consiglio comunale, Nino Marchese, che avevano richiesto la revoca del decreto di ampliamento.

«Che la discarica di Tiritì debba essere bonificata - ha detto Di Guardo - è un dovere della ditta che gestisce l'impianto in ossequio alla legge. E noi che siamo stati i più danneggiati sorveglieremo affinché tutto venga fatto a regola d'arte. Ma il problema dell'ampliamento resta e noi ci opporremo in ogni sede per tutelare il nostro territorio».

Nella realtà la vicenda si sta sviluppando su più tavoli, come una vera e propria partita a scacchi della quale per il momento si conosce solamente un dato e cioè che il decreto di ampliamento non sarà revocato in autotutela come chiede il comitato civico «No discarica», il Pd locale, il vecchio Consiglio comunale etneo, la precedente e l'attuale amministrazione comunale, che ha supportato la richiesta con uno studio del prof. Angelini.

Del risultato dell'incontro il sindaco Di Guardo ha ieri sera riferito in Consiglio comunale, ma l'attesa è adesso per il pomeriggio di venerdì prossimo al teatro comunale, quando si riunirà nuovamente l'assemblea cittadina per discutere del problema.

Carmelo Santonocito
La Sicilia
01/08/2012

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