Quella di contrada ‘Tiritì’, a Motta Sant’Anastasia, continua ad essere la discarica della discordia. La battaglia portata avanti contro l’ampliamento dell’impianto da parte dei comitati ‘No Discarica’ e l’ultimo in ordine di tempo ‘sospetto’ sugli interessi economici e gestionali che ruotano attorno al settore dei rifiuti.

Oggi, alla vigilia del voto amministrativo della prossima primavera, la questione discarica è già ‘materia’ di campagna elettorale.

E’ un attacco sibillino, ma allo stesso tempo diretto quello sferrato dall’assessore regionale all’Energia, Nicolò Marino che ieri con una nota ha manifestato perplessità e sospetti sul voto amministrativo a Motta Sant’Anastasia.

“Non consentirò che con l’approssimarsi delle elezioni – ha detto l’assessore – che si terranno la prossima primavera partiti e movimenti politici possano condizionarne l’esito attraverso assunzioni e pratiche clientelari. Arrivano già preoccupanti segnali dal Comune – ha aggiunto Marino – dove vengono annunciati e promessi posti di lavoro nelle discariche o presso cliniche private”.

Attorno al piccolo comune, in provincia di Catania, ruotano, infatti, interessi economici nel settore dell’ambiente e della sanità.

“In un momento di grave crisi occupazionale che interessa tutta la penisola e in particolare la Sicilia – ha concluso l’assessore Marino – trarre consenso con questi metodi, oltre a costituire reato, significa andare ancora avanti con una politica che dobbiamo ad ogni costo combattere. Scambiare il consenso elettorale con i bisogni della gente è quanto di più miserabile”.

Per il primo cittadino e candidato sindaco Angelo Giuffrida: “Ha ragione l’assessore Marino ad avere sospetti di questo genere – ha replicato il sindaco di Motta – la mia amministrazione fuori da questa logica clientelare e lontana sia dalle discariche che dalle cliniche private ha sempre tenuto a distanza interessi poco chiari. Se altre forze politiche si avvalgono di questi strumenti è chiaro che purtroppo sarà la vecchia politica clientelare ad avere la meglio: promesse che portano voti. Mi farebbe piacere che l’assessore ripercorresse, ad esempio e facesse chiarezza sul’iter burocratico che hanno portato alla discarica di Tiritì”.