Vogliamo come candidato sindaco l'onorevole Di Guardo?

elezioni comunali 2012
Non so quale “plebiscito misterbianchese” abbia richiesto o pressato l'Onorevole Nino Di Guardo a candidarsi a sindaco alle prossime amministrative comunale. Di sicuro saranno stati in molti a consigliarlo ma, questo non giustifica il Deputato Regionale dall'essere stato legittimato dal suffragio cittadino, come lui afferma.

La candidatura può essere avanzata dal soggetto stesso (autocandidatura) oppure da altri, la cosiddetta nomination. Le elezioni primarie servono a dare gambe e testa all’insieme, attraverso la quale gli elettori o i militanti di un partito politico, una coalizione, decidono chi sarà il candidato ad una carica pubblica. Tutto deve passare nel tritatutto del voto popolare, l'unica via che legittima la candidatura. In verità siamo innanzi alle dichiarazioni di bottega, manca un programma di governo ed una coalizione, ed inoltre, le due candidature di area PD rischiano di tramutarsi in un suicidio politico di dimensioni epocali. Il PD è un partito in trincea, occorre trovare un candidato “super partes” che sparigli la debolezza del momento e che trascini tutti alle primarie di coalizione, onde evitare battitori liberi e desistenze poco chiare.

Nino Di Guardo è stato un ottimo sindaco per Misterbianco, ha saputo, in epoche diverse, interpretare i bisogni del paese, dando positive risposte ai suoi cittadini. Oggi le cose sono notevolmente cambiate e non può presentarsi con la stessa arroganza di Berlusconi, come “l'uomo della provvidenza”, il “ghe pensi mi”. Uno basta ed avanza, abbiamo oltremodo subito nelle politiche del governo queste similitudini.

La saggezza popolare delega al vecchio adagio "Chi si loda si sbroda" l'insegnamento, spesso rivolto ai bambini, teso a criticare e a ridimensionare tutti quei comportamenti improntati a presunzione e protervia. Ma si sa, i bambini crescono, sostituiscono ai calzoncini corti i doppiopetti blu, e spesso smettono di sognare e finiscono per diventare parlamentari. E si sa anche che il passare degli anni non rende migliori i difetti: la tracotante sfacciataggine diviene allora arroganza...di padrone di palazzo a cui manca solo il balcone. Tutto al servizio di se stesso, e del suo ego smisurato, novello discrimine di una democrazia malata in un paese malato.

Per legittimare ogni mossa, “l'alta motivazione del gesto” si fa comunque ricorso, da sempre, a una dichiarazione d' intenti che finisce più o meno in questo modo: «Intendo governare nell' interesse di tutti, con l' appoggio di tutta la società civile». La sua candidatura avrà l’effetto di ricompattare il centro destra, e qui mi viene un brivido alla schiena sapendo quale lodi ha tessuto nei confronti di Raffaele Lombardo. Vero populismo becero e paesano! È il trasformismo stile terzo millennio. Nessuno chiede la coerenza assoluta, talvolta risulterebbe ingenua ed anacronistica. Ma essere presi per dei sempliciotti, NO! Tentare di capire le cause che hanno portato al decesso della classe politica misterbianchese e della democrazia è impresa ardua ma, esistono ancora speranze, poche ma esistono, noi stiamo lavorando per questa speranza. Un gruppo di cittadini Misterbianchesi si muove! Ma occorre un sussulto d’orgoglio, un grido di speranza che si levi dalla società.

tags: