Vertenza Ato: A decidere saranno i consigli comunali

Simeto Ambienteda lasicilia.it
A decidere saranno i consigli comunali. A
loro il compito di scegliere se accettare,
ancora una volta, la sottoscrizione al fondo
di rotazione o bocciare la proposta. E’
quanto deciso giovedì sera, a Nicolosi, al
termine di un incontro tra i nove sindaci
"dissidenti", che ad oggi non hanno sottoscritto
il fondo di rotazione.
La decisione, nero su bianco, appare in
un documento dove i sindaci spiegano
come non possono "assumere impegni
sul bilancio pluriennale. Un adempimento
del genere attiene alla competenza dei
rispettivi consigli comunali. In questo
senso
- evidenziano i sindaci di Adrano,
Biancavilla, Paternò, S. Maria di Licodia,
Misterbianco, Motta S. Anastasia, Mascalucia,
S. Gregorio e Nicolosi nella nota -
sono state avviate le procedure perché il
punto venga messo all’ordine del giorno
delle assemblee cittadine e questo per
venire incontro alle esigenze dell’Ato"

"Attendiamo
- prosegue la nota - una precisa
posizione del governo regionale che ci
dia una data certa per la trattazione della
vicenda all’Assemblea regionale, considerando
che da nove mesi a questa parte
questo impegno non è mai stato assunto.
La situazione ormai al collasso - conclude
la nota - necessita di un intervento definitivo
che non penalizzi le casse dei Comuni
consorziati".
E sull’argomento Consigli comunali già
convocati in seduta straordinaria ed urgente
a Paternò e Biancavilla per martedì
prossimo. Proprio a Paternò è attesa
anche la presenza dell’amministratore
unico, Salvatore Garozzo e del commissario
straordinario Alberto Pulizzi.
Intanto sembra aprirsi un spiraglio per
il pagamento degli stipendi dei lavoratori.
Pare che il viceprefetto, Angelo Sinesio,
abbia avanzato una richiesta per ottenere
dalla Serit un’anticipazione di quattrocentomila
euro, necessaria per completare
il pagamento dello stipendio di maggio
dei lavoratori, nell’attesa che arrivino poi
le somme del fondo di rotazione. Intanto
in tutti i Comuni si è tornato a lavorare.
Paternò, la città più provata dall’emergenza,
super lavoro per i dipendenti Gesenu,
con una raccolta media di oltre settanta
tonnellate di rifiuti giornaliere.

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