Una Tantum... Con la fatica del dubbio

VolantinaggioSono solito assumere posizioni critiche nei confronti dell’Amministrazione Di Guardo. In realtà, sebbene entrambi “profumati di sinistra” ma provenienti da contrade etiche diverse, la mia visione ideologica della politica non simpatizza con i suoi indicatori esplicati e rielaborati nell’ordinaria amministrazione della “polis”, da lui intesa come “masseria” da governare.

Tuttavia, una tantum, stavolta concordo con la decisione del Sindaco di frenare la distribuzione “disordinata” del volantinaggio pubblicitario. Sarebbe ora, infatti, che si riordinasse lo scempio ormai quotidiano dello “tsunami cartaceo” che spesso inonda le strade, soprattutto quelle periferiche, generando un degrado ambientale nelle strade e, d’inverno, anche il rischio d’intasamento ai tombini di deflusso delle acque piovane.

Poi, però, segue sul sito una successiva dichiarazione del nostro Sindaco, che sembrerebbe ora lavarsene le mani, come Pilato, proponendo alle Ditte commerciali la spedizione per posta delle proprie offerte promozionali.

In verità, questa incauta dichiarazione si contraddice con l’intento espresso nella sua stessa ordinanza, perchè in tal caso l’ordinanza proibirebbe dal 1° giugno prossimo la pubblicità solo a quei precari “volantinari” (che si vedranno privati di quella modestissima e temporanea risorsa economica di sopravvivenza) mentre l’identico servizio di distribuzione “indiscriminata” verrebbe demandato alle Poste, già di per sè gravate dalla mole non indifferente di smistamento della corrispondenza e, soprattutto, SENZA ALCUN EFFETTO SULLE REALI MOTIVAZIONI PROCLAMATE CON L’ORDINANZA SINDACALE.

Sarei tentato di ritrattare la mia condivisione e di accomunare il nostro Sindaco alla celebre frase gattopardiana TUTTO CAMBIA AFFINCHE’ NULLA CAMBI, ma nel dubbio voglio convincermi che la sua dichiarazione sia un lapsus mnemonico dovuto allo stress della “passione” di Sindaco alla quale è sottoposta la sua età biologica.

In realtà l’ordinanza recita testualmente “ Considerato che...forme di pubblicità continuano ad essere effettuate in modo disordinato e indiscriminato...con conseguenze insostenibili per il decoro urbano e per l’igiene pubblica...è fatto divieto assoluto di distribuzione di volantini...o altro materiale pubblicitario sotto le porte d’accesso, sugli usci, negli androni delle abitazioni private, nelle cassette postali, nei parabrezza dei veicoli...”.

Si presume, dunque, che ordinanza e sanzioni siano rivolte specificamente a quelle enunciate “...forme di pubblicità...effettuate in modo disordinato e indiscriminato...”, lasciando intendere che essa voglia auspicare un ridimensionamento ed una regolarizzazione a modi più civili di far pubblicità.

Se questa è l’intenzione vera che io scorgo nell’ordinanza, vorrei suggerire al Sindaco che la pubblicità (in regola con i dovuti tributi previsti pro Comune) possa rimodularsi benissimo con un ORDINATO e CIVILE VOLANTINAGGIO “di mano in mano”, senza concedere quelle incaute libertà di degrado ambientale o di forzata (e spesso molesta) intrusione cartacea domiciliare che vanno necessariamente sanzionate.

In tal caso è doveroso che le pubbliche vie vengano adeguatamente attrezzate di piccoli contenitori portarifiuti inamovibili, dove i passanti possano civilmente cestinare minuscoli rifiuti (tipo cicche spente, fazzoletti di carta, gomme masticate, piccoli involucri di caramella e similari in genere) o il materiale pubblicitario (incluso lo spreco cartaceo delle campagne elettorali dei nostri candidati), offrendo in tal modo alla città un servizio capillare ed educando i cittadini al rispetto del “bene comune”. E, pertanto, i discussi e sprecati “paletti antisosta” del Sindaco, già stabilizzati lungo le vie principali o posti agli angoli di quasi tutti i crocevia, ora in parte si presterebbero almeno a reggere i cestini portarifiuti in modo diffuso. Il costo dell’investimento verrebbe compensato da un più agevole e rapido spazzamento delle strade oltrechè dall’incasso dei tributi derivanti dalla pubblicità.

Concepita in tal senso, sarebbe azzardato continuare ad affermare che tale ordinanza sindacale possa ledere libertà di concorrenza tra operatori commerciali o negare ai cittadini diritti d’informazione dei prodotti più a buon mercato. Avrei preferito, però, che i consiglieri comunali Marcello Russo(maggioranza) e Marco Corsaro(opposizione), intervenuti in simbiosi su questo blog, legittimassero le loro opinioni nell’istituzione più cònsona al loro stato di rappresentanza del bene comune, piuttosto che ricomporsi nel blog con tanta solerzia a far coro in ragione della Confcommercio.

Eppure..ambiguità amministrative ce ne sarebbero da dibattere in seno al Consiglio Comunale, dove l’apprendistato politico dei neo-eletti, dediti a programmare il tetto massimo dei gettoni di presenza, risulta privo di quel senso critico o propositivo senza il quale vengono mascherati i sintomi, errate le diagnosi, incerte le prognosi e disattese le terapie. MA QUESTA E’ UN’ALTRA STORIA, di cui ci si dovrà confrontare presto, quando avremo elementi più chiari...e se il coraggio non ci abbandona.

Enzo Arena
www.webalice.it/arenavincenzo

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