Un Consiglio comunale senza pace

Consiglio ComunaleA Misterbianco, ancora due riunioni «calde» del Consiglio comunale. Nella prima serata, numerose le interrogazioni e interpellanze. Particolarmente eclatante quella riguardante l'auditorium di città «Nelson Mandela», sul quale undici consiglieri avevano già presentato all'amministrazione una diffida scritta a non utilizzare - nelle condizioni attuali - la prestigiosa struttura (finanziata quasi interamente con fondi europei) a seguito dei rilievi emersi in commissione da parte del professionista collaudatore.

La grande struttura risulterebbe «collaudabile», salvo il rispetto di talune prescrizioni in ordine all'esecuzione di lavori per la totale messa in sicurezza dell'impianto nel frattempo già utilizzato. Durissima la replica del sindaco Di Guardo, che ha ribadito come il "Nelson Mandela" abbia tutte le certificazioni prescritte e le carte in regola. Una polemica destinata forse a durare.

Altre interrogazioni hanno riguardato in chiave critica la recente Fiera monotematica di maggio sulle innovazioni tecnologiche, la mancata o parziale raccolta dei rifiuti umidi a causa dei sacchetti ritenuti «non conformi», la gestione del personale del Comune, il recupero e la valorizzazione del «Cannaggeddu», la tassazione generalizzata dei cittadini per un depuratore che molti ancora non utilizzano, le carenze della zona commerciale, l'esigenza di rateizzare i pagamenti delle sanatorie edilizie, i problemi del randagismo e la situazione e i costi del canile, il Piano regolatore generale, la richiesta di assimilare alla prima casa ai fini dell'Imu l'immobile ceduto dal genitore al figlio con comodato d'uso gratuito, i criteri seguiti per gli incarichi di scrutatori alle recenti elezioni europee, l'illuminazione e la pulizia nelle frazioni, e tanto altro ancora.

Il sindaco, dopo aver dato una serie di risposte sulle singole interpellanze e aver difeso con fermezza la legittimità dell'operato della propria amministrazione e la correttezza della gestione economica, sentite le prime accalorate repliche di alcuni consiglieri, ha abbandonato la seduta. Ne sono nate diffuse ed esplicite reazioni di protesta, con disappunto anche nell'ambito di alcuni consiglieri di maggioranza, e molti hanno investito del problema il presidente del Consiglio, Antonino Marchese.

Nella seduta della sera successiva, dopo il riconoscimento di cinque debiti fuori bilancio, si è riproposta la deliberazione di istituzione del servizio di acqua microfiltrata purificata e sterilizzata, con un emendamento approvato in commissione che esonera il Comune dai costi. Un fuoco incrociato di osservazioni e critiche, stavolta «trasversali» ai due schieramenti, sul contestato affidamento a privati delle «Case dell'acqua», ha bloccato nuovamente la delibera. Intanto, oggi seduta straordinaria del Consiglio sulle imposte comunali.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
10/06/2014

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