Solidarietà e pranzo di San Giuseppe nelle scuole Pitagora e Aristide Gabelli

scuolaLe feste non sono solo l'espressione della fede e della religiosità di un popolo, ma anche consuetudini e tradizioni che si rimandano da tempi remoti come capita per la ricorrenza di San Giuseppe.

Ogni anno alcuni invitano a pranzo i vicini di casa, soprattutto quelli più disagiati, offrendo loro un pranzo di pietanze tipiche in segno di solidarietà.

Proprio dall'usanza di invitare i vicini di casa nasce la tradizione dei "Vicineddi" che per S. Giuseppe si rinnova ormai più come tradizione che come solidarietà verso i più bisognosi.

Tramandare le tradizioni è anche cultura ed ecco che da diversi anni le scuole del territorio organizzano per l'occasione l'altare di di San Giuseppe, ornato da forme di pane più variegato e un pranzo per gli alunni con le pietanze tipiche della ricorrenza: ceci, baccalà, broccoletti e le immancabili crispelle di riso.

Quest'anno a organizzare la ricorrenza oltre a numerose associazioni di solidarietà e culturali ci sono state le scuole che da sempre ogni anno rinnovano questa antica tradizione rendendo partecipi gli alunni.

Gli istituti comprensivi Pitagora e Aristide Gabelli, che hanno coinvolto oltre agli alunni anche i genitori e la chiesa locale con la benedizione dei rispettivi altari adornati con le forme di pane hanno altresì fatto riscoprire ai ragazzi alcuni aspetti della cultura locale, con ricerche storiche e culinarie oltre alle tradizioni popolari.
Un bagaglio culturale da tenere vivo e che va trasmesso inoltre alle generazioni successive.

Carmelo Santonocito
La Sicilia
22/03/2013

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