Si avviano i controlli dell'Agenzia Arpa e dell'Università sulle emissioni delle discariche

Discarica TiritìI primi effetti del “dialogo” annunciato tra Regione e comunità di Misterbianco e Motta S.Anastasia sul problema delle vicinissime discariche cominciano a registrarsi.

A parte gli altri impegni presi da Palazzo d’Orleans, si avviano infatti i controlli ambientali pubblici sulle emissioni - non solo odorigene - degli impianti di Valanghe d’inverno (in piena attività) e della vecchia Tiritì (chiusa ma da bonificare), disposti appunto dalla Regione all’indomani della propria ordinanza n.5/Rif. e dell’incontro palermitano con i due sindaci ed i Comitati interessati.

Ieri mattina, dopo alcuni sopralluoghi per verificare i siti più idonei dove posizionare gli strumenti di rilevazione (tra gli altri, l’ex Movicar e l’Ics Pitagora), visita al Municipio di Misterbianco da parte dell’Arpa (Agenzia Regionale per la protezione ambientale) e del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Catania, direttamente investiti del problema dal Dipartimento Acqua e Rifiuti dell’Assessorato regionale territorio e Ambiente diretto dal dott. Maurizio Pirillo.

Tre i rappresentanti dell’Agenzia Arpa, con il dirigente chimico dell’U.O. Controlli Roberto Grimaldi e i dott. Marta Finocchiaro e Salvatore Crisafi; due per l’Università di Catania, la prof. Annamaria Panico e la “panel leader” dott.ssa Lucia Crascì. Per il Comune, erano presenti il sindaco Nino Di Guardo e l’avv. Adele Ollà, per i Comitati Anna Bonforte e Carmelo Caruso.

Poco più di un’ora di incontro. L’Arpa ha colto l’occasione per precisare la propria “mission” ed ha indicato le misure (spettrometro di massa, più uno scadenzato processo tecnologico di indagini) che si intendono adottare nell’operazione prevista. L’Università ha chiarito che si avvarrà tra l’altro della c.d. olfattometria dinamica.

Alla fine, cautamente soddisfatto il sindaco Nino Di Guardo: «Siamo chiaramente contenti di ciò che si sta intraprendendo – dice il primo cittadino – e trattandosi di istituzioni pubbliche serie abbiamo manifestato la nostra massima fiducia nel loro operato, convinti che esse potranno darci una mano per un responso obiettivo e per risolvere il problema che affligge le nostre comunità locali. E ci siamo detti a disposizione per supportare il loro lavoro. Rimane comunque il problema di una discarica da chiudere perchè troppo vicina ai centri abitati contro le prescrizioni di legge. Ed il nostro impegno forte in tal senso ovviamente proseguirà fino al conseguimento del sacrosanto obiettivo di liberazione da quest’ecomostro».

Sulla stessa lunghezza d’onda Anna Bonforte, rappresentante dei Comitati No Discarica: «La fiducia è d’obbligo, perché si fa quest’indagine per la prima volta, e visto lo spessore degli Enti incaricati dei controlli e le loro intenzioni espresse. Ci sembra comunque un progetto serio che può dare concreti risultati per una comunità che intendiamo tutelare senza soste fino alla fine. Abbiamo chiesto ed ottenuto ulteriori strumenti di comprensione, delle informazioni e precisazioni dettagliate che ci sono state fornite, ora approfondiremo e vigileremo. E siamo pronti a collaborare in concreto come potremo».

Intanto nella vicina Motta S.A. ci dicono già concordata col sindaco Anastasio Carrà la prossima nomina a consulente a titolo gratuito del medico igienista dott. Antonio Cuspilici a sostegno dell’apposita Commissione consiliare speciale sulle emissioni delle discariche, presieduta da Danilo Festa, per uno studio in collaborazione con l’Istituto Superiore di sanità.

Scheda
C’è pure un “panel” di rino.-analisti, nel progetto in quattro fasi illustrato dall’Arpa e dall’Università a Misterbianco.
E’ stato assicurato che «verranno messi in campo i più moderni mezzi tecnologici disponibili». Gli strumenti necessari (come lo spettrometro di massa Air Sense) arriveranno la prossima settimana, per cominciare l’importante operazione di monitoraggio.
Difficile calcolare ora i tempi richiesti dall’intero progetto previsto. Ma intanto è importante che prestissimo finalmente si parta.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
23/06/2016

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