Sciopero sospeso aspettando la paga

Simeto Ambienteda lasicilia.it
Sciopero rientrato. Almeno per il momento. Dopo la riunione di ieri mattina all'Ufficio provinciale del lavoro, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno revocato lo sciopero degli operatori ecologici del Consorzio Simco, indetto per oggi.
Si aspetta che lo stipendio relativo al mese di ottobre venga pagato entro la settimana, come assicurato dall'amministratore unico di Simeto Ambiente, Angelo Liggeri.
Se lo stipendio non verrà pagato, i sindacati sono pronti alla protesta, tanto che lo sciopero resta proclamato per lunedì prossimo, 22 novembre.
E ieri, all'Ufficio provinciale del lavoro la situazione è stata tesa. A scontrarsi, in particolare, il Consorzio Simco, da una parte, rappresentato dal presidente, l'avvocato Concetta Italia, e Simeto Ambiente dall'altra, con l'amministratore unico Liggeri.

Nodo del contendere sono le decurtazioni applicate al canone mensile fissato per le spese del servizio. In particolare, a contestare le decurtazioni è proprio il Consorzio Simco, che evidenzia, ancora una volta, come le decurtazioni siano applicate in maniera unilaterale da Simeto Ambiente, senza alcun contraddittorio tra le parti. A dividere, in particolare, l'annuncio di Liggeri di aver già versato in acconto al Consorzio oltre un milione e seicentomila euro, somma ritenuta insufficiente dal Consorzio per pagare lavoratori, fornitori e contributi. Il Consorzio, da parte sua, ha sottolineato di non aver ricevuto alcuna somma che consente il pagamento di tutti gli oneri riflessi.

Da qui la proposta di Simeto Ambiente di pagare direttamente i lavoratori, per evitare scioperi e proteste. E il commissario liquidatore Liggeri ha, quindi, chiesto al Consorzio, ancora una volta, l'invio dei tabulati relativi ai lavoratori per poter procedere fin da subito al pagamento dello stipendio.
I sindacati si sono dimostrati favorevoli alla decisione. Da qui la scelta di sospendere lo sciopero, ma di tenere desta l'attenzione sull'evolversi dei fatti, tanto da decidere solo di spostare di qualche giorno la data proclamata per lo sciopero, fissata ora al 22 novembre.
Si spera per allora che la protesta possa essere scongiurata definitivamente con il pagamento dello stipendio dei lavoratori.

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