Salvo Foti: "ho lasciato il gruppo Sicilia Democratica"

Salvo Foti - MisterbiancoVenute a mancare una serie di premesse all'interno delle mura del Palazzo Comunale, per le quali si era sposato un progetto di gruppo, in data 22/06/2015 ho lasciato il gruppo Sicilia Democratica.

Resomi conto che venivano meno le motivazioni che mi avevano spinto, tra dubbi e titubanze, ad accettare la collaborazione con quell'amministrazione alla quale da inizio mandato ho tenuto posizione di opposizione, schierandomi in prima fila nelle richieste che prendono a cuore il lato economico di ogni famiglia, cercando di dare un segnale concreto ai nostri cittadini, prevedendo la riduzione delle tasse (quali la TASI), e alleggerendo cosí la forte pressione fiscale, in un periodo storico di effettiva crisi economica come quello che stiamo vivendo. Impegno questo che io ed il mio ex gruppo consiliare abbiamo preso con i cittadini.

Ma nel momento in cui mi resi conto che l'amministrazione comunale, capitanata e diretta dal sindaco Di Guardo, non ha nessuna intenzione di venire incontro a tali richieste, non mi sono più sentito di sostenerla. Lungi da me con atteggiamenti da oppositore l'intenzione di mettere in imbarazzo il mio Vicesindaco, amico e compagno di un percorso politico di non recente nascita, ho così deciso, con chiarezza e lealtà, di ritornare al mio gruppo d'origine, seppur da singolo consigliere facentene parte, ma soprattutto di riprendermi quella libertà di pensiero e parola conferitami da quanti, credendo in me, hanno riposto la loro fiducia nel mio serio e costante impegno da consigliere.

Nella seduta consiliare del 15/06/2015, preso atto delle continue gaffe ed atteggiamenti poco garbati del sindaco all'interno della sala consiliare (relativa alla discussa polemica contro le forze dell'ordine), ho dato definitivamente sfogo a questa mia decisione che già maturavo da diverso tempo e che con tutta franchezza non mi rendeva fiero del ruolo che ricopro. Per il mio modo di intendere la politica non posso accettare certi atteggiamenti dittatoriali nel gestire la cosa pubblica. Ritengo che ognuno di noi debba prendere coscienza di essere stato indicato dai propri cittadini per rappresentarli, con il compito basilare di fare tutto il possibile per migliorare i servizi e la vivibilità della comunità.

Sono fermamente convinto che bisogna dire basta alle scelte dei partiti (che fra le altre cose non esistono più e sono diventati ricoveri per contenitori di voti) e mi auguro che prevalga una linea di aggregazione della società civile, che possa condividere le scelte ed i programmi futuri con gli stessi cittadini.

Consigliere Comunale
Salvo Foti

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Commenti

Giusto ragionamento del

Giusto ragionamento del consigliere Foti... non lo conosco personalmente ma da quello che lui stesso dice suggerirei di pensare prontamente alle sue dimissioni nel rispetto dei cittadini che lo hanno votato. Prima fa parte di uno schieramento... poi ci ripensa e dopo torna alle sue origini? Ho capito bene? A questo punto correttezza vuole che prima di prendere un'altra decisione è giusto fare un esame di coscienza, studiare attentamente gli argomenti da affrontare e dopo prendere decisioni serie e rigide. Il mio suggerimento è dunque: DIMISSIONI e studiare... studiare ed essere fermo sulle decisioni da prendere. Insomma non fare mai il salto della quaglia. A proposito... lo sapete perchè quando un consigliere o un deputato cambia casacca si dice che egli ha fatto il salto della quaglia? Io lo so!

Enzo Messina

 

 

 

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