Ritorna il Teatro di reviviscenza a Vizzini.

"La roba", nella riduzione teatrale di Alfredo Mazzone e con l'adattamento e la regia del figlio Giuseppe, scrittore e girnalista, torna nello scenario naturale del borgo verghiano. Da Mercoledì 27 a domnica 31 luglio alle 19.00 nella Piazzatta S. Agata. E l'ingresso è gratuito...



Con
la rappresentazione della torna dopo quindici anni a Vizzini il
Teatro di Reviviscenza fondato nel 1972 da Alfredo Mazzone. La novella di
Giovanni Verga, asciutta ed esemplare nella sua parabola, venne trasformata da
Mazzone in autentica tragedia alla maniera dei greci e reimpiantata in chiave
moderna.

Don
Silvestro Mazzarò acquista i caratteri e le sfumature dell’uomo che si è
fatto da sé, fino a dimenticare se stesso. Attorno a lui, Alfredo Mazzone ideò
personaggi che sembrano usciti dalla penna di Verga, tale fu la simbiosi fra i
due autori vizzinesi. Vediamo così muoversi una donna Pina di Granvilla, una
baronessa a Mazzarò assieme ai beni del padre, che segretamente
s’innamora di quest’uomo aspro e duro ma che la notte singulta di dolore ed
infelicità. Anna e Nanni raffigurano l’esuberanza della gioventù vizzinese
costretta fra ricchezza di pochi e decorosa povertà dei tanti, due forze della
natura che incarnano il sentimento popolare. I nobili Scacco e Cultraro e la
marchesa Agnese sono gli ex potenti costretti a trattare con l’ex poveraccio
che poco a poco si è impadronito dei loro beni. Mariano
il lettighiere e Janu impersonificano i popolani del paese. Donne, uomini e
bambini vizzinesi coloreranno la scena della piazzetta Sant’Agata come
. Una rappresentazione corale che tende a rendere
immortali ed assoluti i significati sprigionati dalla penna di Verga.
Il Teatro di Reviviscenza di Alfredo Mazzone si accinge così a
rivivere un secondo ciclo attraverso rappresentazioni annuali nelle piazze e
nelle strade di Vizzini innanzitutto, e successivamente dell’intera Sicilia.
Una ripresa voluta con passione dal sindaco Vito Cortese, dall’assessore
regionale ai Beni Culturali Santino Pagano, dal presidente della Provincia di
Catania Raffaele Lombardo. Ed è
grazie al loro aiuto che il giornalista e scrittore Giuseppe Mazzone, figlio di
Alfredo, ha ideato e messo in pratica l’allestimento che andrà in scena a
fine luglio. Assieme a lui ci sarà il fratello Giampiero, musicista di valore
nazionale, vincitore di un premio e di due

.La Roba è il Mito, ma anche la sostanza. La Roba è tutto, ma anche il Niente. La Roba è la realtà che diventa metafora. La Roba è un valore universale ed è la negazione dei valori universali, come l’Amore e la Morte.

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