Quando la poltrona di Vice piace più di quella del sindaco

elezioni comunali 2012
A Misterbianco c’è una poltrona che fa impazzire più di un candidato nella corsa per le elezioni comunali. Affascina, intriga forse più di quella di sindaco ed è quella di vicesindaco... Piace a tutti a quelli che ritengono di possedere un pacchetto di voti in grado di potere determinare l’elezione del primo cittadino nell’era del dopo Ninella Caruso. Piace, anzi piaceva, innanzitutto a Massimo la Piana che avuta la certezza di un centrodestra compatto non ha pazientato un solo istante a bussare alla porta di Nino Di Guardo per proporgli il patto del “diavolo”.
“Io mi ritiro dalla corsa a sindaco – avrebbe proposto La Piana con il ‘bene placet’ di Josè Calabrò – il Pd di Misterbianco si affida alla tua esperienza e tu in cambio mi nomini vice sindaco”.

Natale Bruno
Giornalista

Di Guardo che della politica misterbianchese è uomo navigato, avrebbe risposto picche. Anzi, con il suo noto modo di fare, intercalando un ‘ma insooommaa…’ avrebbe risposto al massimo ti posso fare assessore, mettendolo alla porta (La Piana rimasto con un pugno di mosche in mano farà la corsa per sindaco, pazienza). Di Guardo nel frattempo deve fare i conti con un'altra richiesta che ha più o meno la stessa valenza: quella di Carmelo Santapaola. Che in questa tornata elettorale, quella carica – vicesindaco – la vuole ottenere ancora prima delle elezioni. Santapaola, ‘trombato’ eccellente nel decennio di Ninella Caruso per le scelte politiche fatte troppo ad ampio raggio, ha pensato bene di tappezzare il suo regno ovvero le frazioni di Lineri e Montepalma, con il suo volto.

Sono un messaggio preciso e bipartisan a centro destra e centrosinistra che suona più o meno così: “chi mi nomina vicesindaco avrà l’apparentamento della mia lista e con esso che i miei voti" (i soliti bene informati parlano di un migliaio di consensi).
Mille consensi che fanno gola (perché sono mille ad entrare più mille sottratti all’avversario e dunque duemila…) sia al centro destra e dunque a Nino Condorelli che a Nino Di Guardo. Questi giorni sono diventati frenetici nelle trattative e i telefoni bollenti. Ma non c’è grande fretta. Carmelo Santapaola sa che deve aspettare e nel frattempo si specchia nei 6X3 che annunciano la sua discesa in campo, ma non si sa con chi.

Sulla poltrona di vicesindaco un’ultima annotazione. E’ finito il ‘tempo delle mele’ per citare un film che è stato un ‘must’ degli anni ottanta. Con dieci anni di ritardo potrebbe succedere quello che stava accadendo quando Ninella Caruso, pardon Santonocito, per utilizzare un cognome che piace molto al presidente della Regione Lombardo, mise piede in municipio a Misterbianco. “Se son rose…”

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