Venerdì 17 luglio 2009, alle ore 11, nei locali dell’Istituto musicale “Vincenzo Bellini” (via Sacro Cuore) avrà luogo una conferenza stampa aperta al pubblico per preannunciare la prima esecuzione siciliana della “commedia per musica” Il Flaminio, composta da Giovanni Battista Pergolesi per il Teatro Nuovo di sopra Toledo, nella capitale partenopea, dove andò in scena nell’autunno 1735.
La coproduzione del nuovo allestimento, che rende omaggio alla gloriosa scuola “napoletana”, è stata realizzata in sinergia dall’Istituto Musicale Vincenzo Bellini e dalla Camerata Polifonica Siciliana, con la collaborazione del Teatro Stabile di Catania. Un progetto di ampio respiro, al quale hanno assicurato il patrocinio il Mistero per i Beni e le Attività culturali, l’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana e l’Assessorato alla Cultura del Comune.
L’esecuzione si basa sulla fonte della partitura (una copia manoscritta) custodita nell’archivio del Monastero di Montecassino: un lavoro certosino ed impegnativo per far rivivere un testo chiave che, sebbene di rara frequentazione, presenta i caratteri dell’autentico capolavoro.
Ad illustrare l’evento interverranno l’assessore alla Cultura Fabio Fatuzzo, il presidente dell’Istituto “Bellini” Angelo Munzone con il direttore Carmelo Giudice, e il presidente della Camerata Aldo Mattina con il direttore artistico e fondatore Giovanni Ferrauto, compositore e direttore d’orchestra che per l’occasione salirà sul podio dell’Orchestra da Camera dell’Istituto musicale “Vincenzo Bellini”.
L’adattamento del libretto di Gennarantonio Federico è stato curato da Giovanni Grasso che firma anche la regia. Nel cast il tenore Salvatore Fresta, il soprano Chiara Vyssia Ursino, il mezzosoprano Sabrina Messina, il soprano Daniela Rossello, il tenore Massimo Blanco, il soprano Manuela Cucuccio e il baritono Salvatore Disca.
La rappresentazione avrà luogo mercoledì 22 luglio, alle ore 21, al Cortile Platamone. Un'occasione da non perdere per ascoltare in forma scenica l’ultima fatica teatrale dell’autore de La serva padrona.
