La prima partita del girone di ritorno vede vittoriosi gli etnei misterbianchesi per sette a cinque contro la squadra dei Pegaso.
Dopo il fischio d’inizio la prima azione dei padroni di casa si è conclusa con uno splendido goal del difensore Contarini , portando la squadra in vantaggio.
Nel primo tempo i tifosi hanno assistito alla grinta e determinazione dei loro giocatori, convinti che questa partita sarebbe stata vinta. La squadra avversaria ha infatti mostrato le sue debolezze e la perdita della concentrazione ha comportato un autogoal a favore del quintetto etneo.

Il risultato a fine primo tempo vedeva l’ASDCittà di Misterbianco in vantaggio per quattro a tre,ma qualcosa faceva intendere che il secondo tempo sarebbe stato duro ai fini del risultato.

La ripresa infatti si apre con due reti portate a segno dai padroni di casa con l’obiettivo di mettere al sicuro il risultato.
Quando la partita sembra ormai conclusa ,viene assegnata una punizione agli avversari, trasformata in rete e seguita immediatamente dopo da un raddoppio. In quel momento gli spalti sapevano che tutto poteva succedere ma non potevano immaginare di assistere ad uno scenario alquanto deprimente.
Lo si può ben dire:la realtà supera sempre la fantasia.

L’arbitro assegna negli “interminabili” due minuti di recupero un tiro libero agli avversari che avrebbe rimesso in discussione il risultato della partita.
L’errore nella penalità degli ospiti e la pronta risposta dei padroni di casa che mettono a segno la loro settima rete,scatena una serie di proteste ,tanto che il nervosismo in campo tra i due schieramenti porta panchina e tifosi ad invadere il campo di gioco. Tale deprecabile situazione ha portato all’arresto dell’azione di gioco che è perdurato per alcuni minuti,fino a quanto l’arbitro non si è nuovamente impadronito del rettangolo di gioco.