Previsioni della vigilia rispettate per la elezione del presidente del nuovo consiglio comunale che ieri sera si è insediato e dopo aver ascoltato il giuramento del sindaco Nino Di Guardo ha eletto alla presidenza Nino Marchese, già vicepresidente nella scorsa legislatura ed alla sua quarta esperienza in Consiglio.

Per Nino Marchese ha votato tutta la maggioranza più 4 consiglieri dell'opposizione, Cristian Vitrano del Pd, due consiglieri del Mpa e uno rimasto anonimo, raccogliendo 21 voti, più uno andato disperso per omonimia. La restante minoranza ha votato per Aldo Parrinello (Pdl).

Se per l'elezione del presidente i giochi erano fatti, l'attesa maggiore era rivolta all'elezione del vicepresidente, dal momento che la maggioranza aveva anticipato di voler lasciare alla minoranza l'incarico, ma di fatto è stata la maggioranza in Consiglio, per voce del consigliere Andrea Rapisarda ad indicarne il nome proponendo Matteo Marchese del Mpa che è risultato eletto.

L'indicazione del consigliere Matteo Marchese ha fatto sorgere qualche malumore tra le file della minoranza all'interno del gruppo più numeroso "Famiglia lavoro e solidarietà" che conta ben cinque consiglieri ed è legato all'on. Leanza dopo il «divorzio» con Lombardo. Malumore espresso non solo dal consigliere Salvo Foti e dal capogruppo Marco Corsaro, che nella prima fase ha presieduto il Consiglio quale consigliere più votato, ma anche dal consigliere Vitrano del Pd che hanno messo in evidenza come si sia preferito uno scambio di favori tra maggioranza e il presidente della Regione Lombardo in cambio del sostegno di quest'ultimo in campagna elettorale del candidato Di Guardo invece che Condorelli.