Poesia, musica e cucina, "conditi" dall'Accademia d'Arte Etrusca, a Ragalna

RagalnaAvete mai “abbinato” la poesia con una buona pizza? La cultura letteraria con la cultura culinaria? Una serata conviviale all’insegna dell’allegria e del buon umore con l’ascolto di versi liberi di tanti bravi poeti?

E’ “l’esperimento” riuscitissimo compiuto dall’Accademia d’Arte Etrusca, condotta dalla vulcanica Carmen Arena, con la collaborazione del Maestro Pippo Consolo, in un luogo decisamente insolito per la poesia: un caratteristico e grazioso ristorante in uno dei paesi più belli del comprensorio etneo: Ragalna. L’altra sera, complice il “vento caldo dell’Etna” e un buon vino (anch’esso caldo, per la verità!), ed un’allegra comitiva di poeti e artisti nostrani, abbiamo assistito ad un piacevole “incontro culturale itinerante”, come l’hanno definito gli organizzatori. Claudia Barcellona, “maitre” della serata, ha condotto con garbo ed eleganza il “ricevimento”, “miscelando” sapientemente i gusti e i capricci dei vari poeti intervenuti, dal brindisi iniziale alle diverse “pietanze” a base di parole, musica… e vino! E la musica è stata una delle migliori “portate” della serata, una musica impalpabile e d’eccezione, preparata e offerta da Daniele Fonte, che con il suo “diapason scientifico” ha inebriato la platea, con i “Suoni e versi dell’anima”. «Per esperienza personale reputo il suono, – ha dichiarato Daniele Fonte – ovviamente intonato alla frequenza naturale di 432 Hz, la Prima medicina come veicolo per l’auto-guarigione e per l’apertura delle coscienze e delle memorie… anche ancestrali.

Suonare e ascoltare musica intonata a 432 Hz, – ha concluso il musicista – riequilibra il corpo e per effetto vibrazionale anche la natura circostante, ridando il primordiale equilibrio di pace e benessere». (Ascoltare per credere!). Poi, è stata la volta dei “piatti unici”, una vera prelibatezza per il gusto… e la vista! Ha iniziato il “menù” la nota poetessa Antonella Paparo, di Paternò, con la poesia “Si putissi”, poi, via via, si sono susseguiti i poeti: Pippo Consolo, Giacomo Pistone, Turi Bonanno, il mitico prof. Angelino Cunsolo, Katia Marchese, la giovane Maria Rapisarda, e Angelo Battiato. Interessante è stata la “lectio magistralis” della prof.ssa Pasqua Maria Fumera, nota psicoterapeuta e sessuologa, che ha parlato di “Amore, sessualità e fratellanza”, con una dotta prolusione sulla storia dei “Poveri Cavalieri di Cristo”, dell’ordine di “Santa Maria in Sharon”, ed un continuum vibrante, “toccando” persino i versi del Cantico dei Cantici. Appassionata e coinvolgente “l’intromissione” poetica estemporanea di Orazio D’Alì, “fotografo ufficiale della serata”.

Così come delicato è stato l’intervento di Federica Giusy Villano, “figlia d’arte” di Antonella Paparo, che ha declamato una poesia della madre, tratta dal libro “E visti a luna e visti u suli”. E per finire, i saluti dell’artista Carmen Arena, presidente dell’Accademia d’Arte Etrusca e ideatrice della serata, «La poesia e la musica sono germogli che provengono dal cuore, adatti per tutti i “palati”, anche i più raffinati! Quest’evento culturale vuole essere un itinerario di fratellanza e di pace che, visto gli apprezzamenti ricevuti, sicuramente sarà ripetuto in altri luoghi. Ringrazio tutti i poeti partecipanti, la loro presenza è cuore pulsante e costante della nostra società». Alla fine, tutti i “commensali” sono usciti dalla sala, entusiasti e sazi… di pizza e di poesia, dandosi appuntamento, ad un’altra serata, in un nuovo ristorante, in un diverso paese,… ma con gli stessi identici ingredienti: poesia, musica, vino e allegria. E tanta voglia di stare insieme. Che poi… è l’ingrediente più importante!

Angelo Battiato

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