Piano rifiuti da rifare. Lombardo: Stiamo provvedendo

Raffaele Lombardoda lasicilia.it
Confermata l'anticipazione del nostro giornale: il piano rifiuti, o meglio le «linee guida» proposte dal «comitato dei 5», non ha avuto l'assenso della Protezione civile che avrebbe dovuto trasmetterlo al ministro dell'Ambiente entro la data del 20 ottobre. Dire che è stata una bocciatura non è esatto, tecnicamente è una «mancata intesa» della Protezione civile che ha giudicato «insufficiente» il rapporto. Per la verità si trattava di «linee guida» che la Protezione civile avrebbe potuto o dovuto dettagliare, comunque sta di fatto che siamo al punto di partenza. Che succede adesso? Dice il presidente Lombardo: «Stiamo discutendo il Piano rifiuti con la Protezione civile, che, secondo quanto prevede l'ordinanza del governo, dovrà esprimere l' "intesa", ma che, in questa fase non può certamente bocciarlo.

L'assessore Giosuè Marino ha avviato stamattina la discussione con il successore di Bertolaso, al Dipartimento nazionale della Protezione civile, su ciò che è condivisibile e ciò che va cambiato. La sintesi di questo lavoro sarà sottoposta al ministero dell'Ambiente».
«La nostra è una impostazione trasparente, che ha messo fuori un intero sistema che sconfinava nell'illecito ed è fondata sulla raccolta differenziata e sul trattamento dei rifiuti fino alla eliminazione, con le tecnologie più moderne, compresa la termovalorizzazione per la produzione di energia e la pirolisi».

Secondo i senatori del Pd Costantino Garraffa, Francesco Ferrante e Roberto Della Seta che hanno ascoltato Giosuè Marino, le dichiarazioni dell'assessore «hanno dimostrato la chiara volontà del governo regionale di voltare pagina».
«Il sito dei rifiuti - hanno aggiunto gli esponenti del Pd - non può continuare ad essere strumento di arricchimento della mafia, del malaffare e della politica corrotta. La riduzione degli Ato dagli attuali 27 a 10 già dal 1° gennaio dà il segno dell'impegno dell'assessorato a mettere a regime un sistema che ha punti deboli nella maggior parte dei Comuni. Sono infatti poche le municipalità virtuose che operano per la raccolta differenziata, e bene fa l'assessore a coinvolgere la cittadinanza di giovani e di bambini per maturare una cultura a difesa dell'ambiente».

Nessun dubbio sulla buona volontà di tutti, ma attualmente i programmi per lo smaltimento dei rifiuti non sono nemmeno sulla carta. Non si capisce bene come dovrebbe attuarsi la raccolta differenziata, non si capisce se si apriranno nuove discariche e quante e dove, non si capisce se saranno previsti i termovalorizzatori, anche questi quanti, dove e di quali dimensioni. Insomma è tutto in gioco, tenendo pure presente che con i rifiuti ingrassano anche i padroni delle discariche che hanno tariffe triple o quadruple rispetto alle discariche delle altre regioni. Nel mentre buona parte dei cittadini non pagano il servizio di nettezza urbana. Nei Comuni virtuosi il 40% dei residenti non paga la tariffa, in altre gli evasori sono in maggioranza. Come si potranno recuperare questi crediti?
E' un pasticciaccio la cui regolamentazione è stata affidata a Giosuè Marino, ex prefetto di Palermo che già s'è fatta un'idea della spinosa questione e delle infiltrazioni mafiose. Ora siamo tornati in attesa di nuove «linee guida» che speriamo possa trovare accoglimento al ministero dell'Ambiente.

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