Quest’anno, durante le vacanze natalizie, ho partecipato ad un’interessante iniziativa culturale, Passìo di parole suonate, una passeggiata di parole di due poeti siciliani, Pasquale Musarra e Tiziana Iannotta. Il recital, organizzato dal Comune di Viagrande e presentato da Silvia Ventimiglia, si è svolto nel comune etneo nello splendido scenario di Palazzo Turrisi Grifeo di Partanna, recentemente restaurato e riportato al suo antico splendore. Il numeroso pubblico intervenuto ha gustato uno splendido spettacolo, sobrio ed emozionante, un insieme di parole e di musiche, coinvolgenti ed inebrianti, ed una recitazione elegante e appassionata.
I versi dei due poeti, Pasquale Musarra e Tiziana Iannotta, grazie alle splendide voci recitanti di Pasquale Platania e Tiziana Giletto, hanno liberato emozioni e “turbato i cuori”. Di altissimo livello, poi, l’accompagnamento musicale del duo Twoes con Salvo D’Amico al sax e clarino e Antonio Saladino al pianoforte ed il cui repertorio ha spaziato da Strayhorn ad Astor Piazzolla con qualche incursione nel migliore Morricone. Dopo i saluti della padrona di casa, il Sindaco di Viagrande, Vera Cavallaro, la parola è passata ad Agata Calcagno che, con grande competenza, ha “spiegato” le opere dei due poeti, diversi per stile, genere ed argomenti ma, al contempo, simili.
“Neppure loro sfuggono – ha detto la relatrice – alla irresistibile ricerca che appartiene ad ogni uomo ma che è soprattutto connaturata all’animo del poeta: la ricerca della verità, della parola che può darci le risposte sul senso della nostra esistenza. Chiave di lettura per comprendere l’universo concettuale dei due poeti – ha aggiunto – è la ripresa di due miti: il famoso mito della caverna della Repubblica platonica in Musarra ed il suo corrispettivo nella cultura orientale, definito da Schopenhauer con l’espressione Velo di Maya, da parte di Iannotta. Entrambi cercano il varco che rompa il muro dietro il quale l’uomo comunica e gli faccia vedere la verità oltre lo schermo che normalmente nasconde le cose. Una penna tumultuosa quella di Musarra, soave e delicato l’approccio di Tiziana Iannotta.
Due universi a confronto, quello maschile e quello femminile, anche se entrambi utilizzano il verso libero ed un linguaggio che, anche attraverso alcune forme dialettali, dà vita ad una lingua composita ed originale”. Pasquale Musarra, psicologo e psicoterapeuta, lavora, da oltre venticinque anni, nel settore della salute mentale. Ha già pubblicato: “Nostalgia, ricordi, immagini, realtà – il disagio mentale si racconta”, stampato dalla Comunità Terapeutica Villa Letizia nel 1993; “Poi ne parliamo – No parliamone ora”, stampato dalla C.T.A. “Villa Letizia” nel 2006; “Unisonanze”, scritto insieme a Giovanni Sollima, edito dalla Casa Editrice Aesse nel 2008; “Le curve della penna”, Albatros, 2009. Ha curato, inoltre, la pubblicazione di diverse ricerche scientifiche nel settore della psicologia applicata per riviste nazionali ed estere.
Collabora con diverse testate giornalistiche intervenendo sui temi del disagio sociale e giovanile e sulle questioni dell’immigrazione. Tiziana Iannotta, poetessa sin dall’età di 6 anni lei, con oltre 2000 componimenti al suo attivo e grande animatrice della vita culturale prima a Enna, Palermo ed adesso a Viagrande.