Oltre un milione di euro di risparmi, rispetto al 2011, nel periodo che va da gennaio allo scorso mese di luglio. In 17 Comuni di Simeto Ambiente (dal conteggio è escluso Mascalucia), si tagliano ancora le spese del servizio, grazie a una ulteriore spinta alla raccolta differenziata effettuata dai cittadini, alle somme introitate e determinate dalla vendita del differenziato ai consorzi di filiera e al conseguente e netto calo di rifiuti conferiti in discarica.
Nel dettaglio, la somma complessiva risparmiata ammonta a 1.372.604mila euro, con importi diversi da Comune a Comune. Per San Giovanni la Punta e Gravina di Catania si tratta di un vero boom: i due Comuni hanno risparmiato rispettivamente, rispetto al 2011, poco più di 242mila euro il primo e 191mila il secondo. Tra le altre realtà che hanno superato i 100mila euro in risparmi, da segnalare Adrano (circa 122mila euro), Biancavilla (poco più di 116mila) e Sant'Agata li Battiati (sopra i 111mila euro). Seguono San Gregorio (circa 96mila euro), Tremestieri Etneo (con quasi 95mila euro), e Belpasso (con circa 83mila euro). E poi, distanziati, ci sono Misterbianco (con 63mila euro circa), Nicolosi (con 58mila euro) e Motta Sant'Anastasia (con 51mila euro). I restanti Comuni sono sotto quota 50mila euro.
Di molto inferiore il risparmio è per altre realtà (come Ragalna, dove le minori spese ammontano a poco più di 8mila euro, e Paternò, che sborsa circa 32.500 euro in meno). Ma ci sono anche casi in cui non vi è stato alcun risparmio, ma un costo più alto rispetto al 2011: è quanto capita al Comune di Santa Maria di Licodia, che chiude con il segno più alla voce spese, per circa 9.500 euro.
«Il nostro lavoro non si ferma - afferma il commissario liquidatore di Simeto Ambiente, Angelo Liggeri -. Nonostante i momenti di difficoltà, la poca chiarezza relativamente al futuro della gestione del servizio rifiuti in ambito regionale, continuiamo a crescere in termini di differenziata, di risparmi, di un miglior servizio. Il nostro obiettivo, utopistico fino a qualche anno fa, di toccare quota 65% in termini di differenziata non è più così lontano».
«Abbiamo la necessità di fare un ulteriore salto in avanti - evidenzia il direttore tecnico di Simeto Ambiente, Carmelo Caruso - e questo è il momento giusto. In molti Comuni la differenziata tocca ormai l'intero territorio. Tra gli ultimi Paternò, tra le prime realtà del Catanese densamente abitate, siamo a 50mila abitanti, a essere totalmente con il porta a porta. E' questa la vera scommessa».
Intanto, per Simeto-Ambiente, questa è una settimana importante. Oggi, incontro con il Consorzio Simco per discutere del futuro del servizio, in scadenza a fine mese; poi, venerdì prossimo, assemblea dei soci.
04/09/2012