Non si baratta un cane con l'esenzione della Tares

Adottare un randagioL’iniziativa di affidare in adozione i cani randagi potrebbe essere carina, ma non ha senso di proporla con l’esca dell’esenzione della Tares.  I cani randagi possono essere adottati gratuitamente in modo semplice presso i canili dove si trovano custoditi, e chi lo fa è certamente il volontario per amore verso gli animali, perchè quella adozione viene concepita dal cinofilo come atto di consapevolezza e di responsabilità del benessere dell’animale adottato.

Contrattare l’adozione sulla carta è facile, ma restano punti dubbiosi. Infatti nei Comuni dove è stata già deliberata non trova adesione.  La copiata proposta d’adozione, posta ora anche al Consiglio Comunale di Misterbianco dalla petizione popolare del Movimento 5 Stelle e da alcuni consiglieri di minoranza, viene giustificata come rimedio per dare casa ai randagi sgravando il Comune dall’onere di mantenimento, e nel contempo per far risparmiare all’adottante la tassa sui rifiuti e servizi (Tares) sino all’importo di 750 euro l’anno.  In verità pare, infatti, che l’unico vero motivo che scorgo in tutto questo è il risparmio da parte del Comune nonchè un malcelato populismo d’occasione dei proponenti, e non una adozione d’amore per l’animale.

Nella proposta di adozione si parla di controlli annuali che sappiamo già non si faranno mai, per cui sono convinto che l’iniziativa è poco efficace e non porterà benefici nè al benessere del cane nè alla lotta al randagismo, anzi potrebbe generare incuria verso l’animale o aumentare il fenomeno dell’abbandono da parte di chi avrà inteso lucrare sull’incentivo.

Lo dico per un mio personale istinto a pormi sempre dalla parte dei più deboli, perchè in questa circostanza i più deboli sono certamente i randagi che non possono ribellarsi alla privazione della loro natura.

Mantenere un cane randagio in perfetta salute non è affatto economico, e nel caso contrario le spese crescono esageratamente.  Ad ogni modo sarebbe convenientemente garantita l’intenzione se l’incentivo non puntasse sull’esonero della Tares, ma al massimo su BUONI PASTO per cani o ARTICOLI CONVENZIONATI IN NEGOZI PER ANIMALI. 

Purtroppo i randagi sono diventati un problema da affrontare subito per prevenire incidenti dovuti al loro vagare in cerca di cibo, soprattutto di notte, nell’abitato urbano e lungo le strade di collegamento con le frazioni.  Per la loro condizione di randagi respinti essi costituiscono un pericolo, perchè spesso un movimento magari pacifico della persona viene interpretato offensivo dall’animale e lo porta a reagire. E giacchè i cani randagi appartengono all’istituzione, il Sindaco ha la responsabilità dei pericoli del randagismo nel territorio e non può delegarne la soluzione con l’adozione “indiscriminata” a privati cittadini nè barattare le sue competenze specifiche con l’esenzione della Tares.   Sarebbe invece auspicabile pensare a canili in grado di fornire dignitosamente forme di tutela e di salvaguardia per persone e cani in libertà per evitare iniziative accompagnate dall’incoscienza, altrimenti il randagismo continuerà ad avere soluzioni non praticabili.

Enzo Arena

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Commenti

Le idee buone danno fastidio.

Le idee buone danno fastidio.... e si cerca di demolirne l'essenza delle stesse idee. Ma purtroppo chi ha scritto questo articolo dimostra di non avere ne dati ne conoscenza del problema. Innanzitutto bisogna ricordare che una cosa sono i soldi cash che il comune è costretto ad uscire  (1600 euro l'anno per cane )per mantere i cani accalappiati e rinchiusi nel canile, e non oso immaginare come vengono trattati.....o meglio ammassati, un'altra cosa sono i soldi che entrano nelle casse comunale attraverso la Tares quindi le tasse. Quindi il movimento 5 stelle ha individuato questa idea del comune di Solarino come soluzione che permette  di aumentare le somme a disposizione della collettività e di risolvere il problema incentivando l'adozione di questi cani. Prima di presentare il progetto "adotta un randaggio" abbiamo scelto di parlarne nei nostri banchetti con i cittadini per sentire le loro opinioni e condividere l'iniziativa, cosa che facciamo per ogni iniziativa cercando di costruire la democrazia partecipata. Purtroppo qualche consigliere ha pensato bene di strumentalizzare questa nostra iniziativa facendola propria e presentandola all'indomani della nostra prima uscita pubblica. Le idee,le soluzioni vanno discusse con tutti i cittadini attivi, solo dopo un ampio consenso le idee diventano leggi e/o soluzioni dei problemi. Incentivare i cittadini che aiutano il comune nel risolvere i problemi e ad abbassare i costi della spesa pubblica è un atto dovuto da parte della collettività. Adotta un cane e non paghi la TARES  questa è la soluzione a costo zero, anzi il comune ci guadagnerà. Vorrei capire qual'è la vostra soluzione al problema? Sterilizzazione abbattimento accalappiamento o polpettina?  Non pensa che siano delle procedure violente e criminogene? O forse è importante mantenere gli interessi di qualcuno che specula su questo problema? Be se per lei questa è Demagogia o populismo la sua cos'è  Asparologia applicata? E' diventato un sport nazionaale accusare il movimento 5 stelle di demagogia.....ma nel suo articolo dall'alto del suo piedistallo le soluzioni del problema randaggi è pari a Niente e/o Nulla.

senza strumentalizzazioni

repetita iuvant

Marco Nipitella

Marco morsica, ma l’osso è

Marco morsica, ma l’osso è duro. Lei travisa il mio commento e lo fa sapendo di alterare a suo modo il mio pensiero, tuttavia mi dispiace che le sue attitudini linguistiche di comunità grillina censurino la libertà delle mie oneste riflessioni con le quali probabilmente non ho saputo spiegarle bene quello che voglio, ma certamente ho espresso perfettamente quello che non voglio.

Ma non addossi alle mie scritture ignoranza dei problemi, nè mi venga a spiegare con l’enfasi del suo idioma il concetto di democrazia partecipata.

D’altronde io mi assumo la responsabilità di quello che ho scritto, non di quello che lei avrà voluto capire.

Lei giustifica la sua petizione come un obbligo del cittadino ad aiutare la municipalità che ci guadagna. E questo lo avevo già capito sin dalla prima lettura. Ma a costo zero di chi? Lei ignora che mantenere un cane randagio e tenerlo in piena salute non è sicuramente economico. Tra alimentazione, prodotti per animali, visite sanitarie, accertamenti diagnostici, non basta sicuramente il corrispettivo dell’esenzione Tares, figuriamoci se poi subentra qualcosa di più serio per la salute dell’animale. E poi, chi pagherà le entrate mancanti della Tares di tutti gli adottanti esentati?.. Sempre il popolo, perchè è tassa dovuta su rifiuti e servizi, tassa a quanto pare assai vessatoria contro la quale troverà sicuramente testimone ancora la mia penna.

Nel mio post avevo scritto che istintivamente mi pongo sempre dalla parte dei più deboli, ed in questo caso i randagi sono i più deboli. Dunque non parliamo di convenienze perchè altrimenti mi viene da pensare che lei in tempi di crisi voglia utilizzare i randagi come merce di scambio per risparmiare spese alla Municipalità a copertura invece degli sprechi del Comune (feste patronali, Carnevale, Sonica, kermesses d’ogni genere...e paletti, ma soprattutto gli emolumenti immeritati di coloro che ci rappresentano in Comune).

Le soluzioni? Se lei vorrà rileggere con più attenzione il mio post li rileverà facilmente. Credo, infatti, d’averne manifestato due ( una più praticabile oltre che più garantista per l’animale e l’adottante, l’altra auspicabile ma difficilmente realizzabile finchè ad occuparsi di politica resteranno l’incoscienza e la demagogia delle trappole devianti.

NOTA: Le sarei grato se volesse spiegarmi cosa abbia voluto intendere con “asparologia applicata”, perchè non ho compreso il senso che ha voluto attribuire al termine. Altrimenti dovrò aspettare primavera per applicarla. La ringrazio, intanto, per il contributo dato all’argomento. Con amicizia

Enzo Arena

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