da lasicilia.it
L’appuntamento è fissato per martedì prossimo alle
12,30. In questa data, si ritroveranno a Palermo,
in commissione Ambiente, gli enti pubblici (in testa
i sindaci) alle prese con la questione rifiuti. A
Palermo, dunque, si ritroveranno il presidente della
commissione ambiente, Fabio Mancuso, gli assessori
regionali all’Ambiente e al Bilancio, Giuseppe
Sorbello e Michele Cimino, e ancora quattro sindaci
di Simeto-Ambiente, Pippo Ferrante (Adrano),
Pippo Failla (Paternò), Nino Borzì
(Nicolosi) e Salvo Rasà (Santa Maria
di Licodia), i presidenti degli Ato
di Simeto-Ambiente, Enna1 e Trapani,
e ancora la Serit.
Obiettivo è fronteggiare la situazione
fino al prossimo mese di luglio,
quando la legge di riforma degli
Ato dovrebbe essere già stata
approvata dall’Assemblea della Regione
Siciliana, ed entrare in vigore.
Intanto sul fronte riscossione
regna la confusione, dopo la sentenza
del Cga di Palermo con la quale si afferma
che la Tia è illegittima perché approvata dal cda degli
Ato senza che prima fosse stato varato un apposito
regolamento. I contribuenti sono entrati in
confusione, mentre le associazioni consumatori reclamano
chiarezza, oltre a chiedere il rimborso
della tassa versata ad oggi. Nell’attesa di capire cosa
accadrà si guarda con timore ai contraccolpi sul
fronte pagamento della Tia, unica forma di entrate
per alcuni Ato (tra questi Simeto-Ambiente, da
mesi finito nell’occhio del ciclone, per le continue
emergenze). Intanto continuano le novità per gli
Ato, decretate da sentenze di Tribunali. L’ultima riguarda
una sentenza del Tribunale di Patti, in provincia
di Messina che ha sancito come gli Ato, come
Ente pubblico, non può fallire. Il Tribunale in
questo caso, si è espresso sull’istanza
di fallimento nei confronti
dell’Ato Messina1, avanzata da Nebrodi
Ambiente, ma è chiaro che la
sentenza verrà applicata anche agli
altri Ato, per i quali si è chiesto il
fallimento, visto i debiti accumulati.
Simeto-Ambiente rientra tra
questi Ato, che ha rischiato la richiesta
di fallimento nel corso dell’ultima
emergenza. Richiesta, poi,
rientrata dopo l’intermediazione
della Prefettura di Catania e della Regione Siciliana.
Intanto i sindacati di Cgil, Cisl Uil e Ugl, in maniera
unitaria, hanno fissato uno sciopero per lunedì
16 marzo, con il quale chiedere il pagamento dello
stipendio dei lavoratori del Consorzio Simco.