E’ andato molto bene il sit-in di ieri sera davanti la Prefettura di Catania, in via Etnea, organizzato dall’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e dalla CGIL.
Nella parte più alta dell’iniziativa, durata due ore, hanno partecipato quasi 400 persone. Parecchi i migranti, uomini e donne. Un’iniziativa forte, vivace e plurale.
E’ stato manifestato un netto dissenso sui contenuti del decreto legge che domani sarà sottoposto al voto in Parlamento che introdurrà criteri operativi fortemente discriminatori di stampo razzisti - con il vincolo della fiducia -, e sui respingimenti dei migranti in attività in questi ultimi giorni che violano l’elementare diritto di asilo. Così come duramente condannato dall’ONU dalla Comunità Europea, dal Vaticano e dalle principali organizzazioni, nazionali ed internazionali, umanitarie e di sostegno democratico.
Una delegazione, composta anche da alcuni rappresentanti delle organizzazioni locali dei migranti è stata ricevuta da un rappresentante della Prefettura, dott, Galeani. Nell’incontro, durato oltre un’ora, sono state espresse le argomentazioni di netta opposizione agli indirizzi che il Governo nazionale sta assumendo contro i migranti in contrasto con i principi di accoglienza, solidarietà e diritto di asilo previste dalla Costituzione, fondanti della nostra Repubblica, e dalle normative internazionali.
Una giornata partecipativa molto bella, efficace e propositiva per la Catania democratica ed antifascista.
Un grazie alle 18 associazioni aderenti al sit-in (Arci, Asgi, Azadì, Catania Possibile, Centro Astalli, Cittainsieme, Città Felice, Comitato partecipazione e democrazia, Emergency Catania, Gapa, Gas Tapallara, Itaca, Laboratorio Pasolini, L’arcobaleno, Lila, Ashram-Multikulti Ct, Open Mind Glbt, Rete Antirazzista), e ai partecipanti tutti.