Nino Di Guardo. Passato, presente e futuro

Nino Di Guardo Da sindaco di Misterbianco lo vedevi ogni mattina all’alba a controllare i parchi gioco e i cantieri comunali. Adesso da deputato regionale lo trovi sempre all’Ars, a svolgere con impegno la sua funzione di parlamentare. Nino Di Guardo è l’unico dei novanta deputati regionali a vantare il primato della presenza in aula. Addirittura, dal maggio 2009 al giugno 2010, non ha mancato una solo seduta parlamentare. E non usa certo “l’auto blu”, l’onorevole Di Guardo, ma va al “lavoro”, da Catania a Palermo, e viceversa, seduto, comodamente, in pullman “Gran Turismo”, un rarissimo esempio di semplicità e di normalità, in mezzo a tanti suoi colleghi che girano con l’auto di rappresentanza e autista al seguito, naturalmente, a spese della Regione.

Le cronache parlamentari dicono che Nino Di Guardo si presenta sempre alla buon’ora, “con la sua leggendaria parlata “mustarianchisi” e la giacca dal sapore vagamente anni ‘80”. Verace e sanguigno, come sempre, nel difendere con grinta la nuova strategia del PD e il sostegno “condizionato” alla Giunta Lombardo.

Nino di Guardo, dopo aver svolto, da giovane, l’attività di agricoltore con il padre, si laurea in Economia e Commercio e lavora, per anni, come dirigente amministrativo all’ASL di Catania. Consigliere comunale di Misterbianco dal 1975 al 1991, prima nelle file socialiste, poi in seguito, per protesta contro il malcostume politico che imperversava, si dimette dalla carica di assessore comunale e confluisce nel gruppo consiliare comunista. Eletto sindaco dal 1988 al 1989, svolge una lotta serrata per la legalità in un periodo segnato da forti contrasti sociali e da instabilità politica.

Dai banchi dell’opposizione denuncerà, nel 1991, le oscure connivenze fra mafia e politica che porteranno successivamente allo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose. Le sue coraggiose accuse pubbliche contro la mafia e la degenerazione della politica, raccolte anche da Giorgio Bocca in una famosa intervista su “la Repubblica”, avranno una risonanza nazionale. Eletto sindaco nel 1993, a capo di una Giunta che per la prima volta traeva dalla società civile la sua linfa, avvia un vasto programma di risanamento e di sviluppo che in pochi anni cambierà il volto e l’anima del Comune. Rieletto sindaco dal 1997 al 2002, consolida con successo i progressi conseguiti dal Comune.

Nel 2003 viene eletto consigliere provinciale nelle liste dei DS, testimoniando il forte legame con i cittadini che hanno voluto premiare il suo impegno nel territorio. Nel 2006 viene eletto deputato regionale nelle liste DS, riconfermato, dopo la fine anticipata della legislatura, nel 2008, nelle file del PD. Ha pubblicato due libri, “Misterbianco. Una storia di lotta alla mafia” (Ed. Pellegrini, 1995), una lucida testimonianza della lotta contro la corruzione e il malaffare; “Sindaco per passione” (ed. Pellegrini, 2005), un racconto degli episodi più significativi ed edificanti dei nove anni di sindacatura “di nuovo corso”.

Adesso Nino Di Guardo tra una seduta parlamentare e un’intervista, tra un ddl e un “incitamento a tornare” dai suoi concittadini, si prepara alle prossime avvincenti battaglie…da vivere e da vincere…

Angelo Battiato

tags: