Misterbianco contro la Oikos Tar non accoglie il ricorso

Sentenza TARIl Comune di Misterbianco aveva presentato ricorso per chiedere il blocco nella discarica di Valanghe d'Inverno del conferimento dei rifiuti provenienti da Ragusa.

MISTERBIANCO – Nuovo esito amaro in Tribunale per il Comune di Misterbianco contro la Oikos spa. La prima sezione staccata del Tar etneo ha infatti respinto il ricorso presentato dall’amministrazione che chiedeva l’annullamento del provvedimento dirigenziale che qualche mese fa aveva ordinato al gestore della discarica satura Cava dei Modicani di Ragusa di dirottare e conferire i rifiuti nella discarica Oikos di Motta Sant’Anastasia, Comune limitrofo a quello di Misterbianco. Il Comune, guidato dal sindaco Nino Di Guardo, aveva infatti contestato dinanzi ai giudici amministrativi il fatto che la discarica in questione dovesse farsi carico di ulteriori tonnellate di rifiuti. Un ricorso che il primo cittadino aveva deciso di proporre in relazione alla “battaglia” che ormai da anni porta avanti contro la presenza dell’impianto di smaltimento rifiuti situato così a pochi passi dal centro abitato.

Ma stando alla decisione contenuta nell’ordinanza emessa dal Tar il 18 dicembre, per i componenti della camera di consiglio presieduta da Pancrazio Maria Savasta, non ci sarebbero affatto le ragioni per accettare l’istanza cautelare proposta dal Comune dal momento che il provvedimento impugnato ha cessato i suoi effetti già il 30 novembre del 2017. L’amministrazione misterbianchese, avrebbe cioè presentato troppo tardi il ricorso, nel quale chiedeva inoltre un risarcimento provvisionale di 100 mila euro.

Intanto i rifiuti di Ragusa, quasi sicuramente, continueranno ad essere conferiti a Motta. L’ordinanza regionale non potrà infatti ché essere reiterata poiché l’attuale (non) sistema di gestione dei rifiuti in Sicilia non prevede l’individuazione di valide alternative al conferimento nelle discariche. In principio, la decisione di portare i rifiuti da Ragusa a Motta era stata presa lo scorso luglio dall’ex governatore Crocetta allo scopo di ovviare all’emergenza igienico sanitario allora in corso nel ragusano.

Il Comune, che ora dovrà risarcire la Oikos delle spese legali pari a mille e 500 euro, non è la prima volta che subisce una sconfitta in Tribunale dalla Oikos. L’amministrazione era già stata condannata a giugno al pagamento di 4 mila euro nell’ambito del procedimento scaturito dal ricorso presentato dalla Oikos che chiedeva il risarcimento di 5 milioni di euro per il blocco dell’impianto disposto con l’ordinanza regionale 26/rif del dicembre del 2016. Per quest’ultimo ricorso il Tar con la sentenza parziale del 9 giugno, ha infatti già stabilito che la Regione siciliana dovrà risarcire la società. A breve è atteso l’esito della valutazione del Ctu chiamato a quantizzare se l’entità del danno ammonti o meno a 5 milioni di euro.

Erika Intrisano
catania.livesicilia.it
20/12/2017

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