Lettera aperta alla città

Voto Misterbianco Le riflessioni di Enzo Arena mi danno l’opportunità di porre all’attenzione della città e ragionare, a meno di due mesi dalle elezioni del 6 e 7 maggio, sul senso e sul significato dell’etica in politica.
Concordo con quanto egli dice a proposito dei partiti, che “dovrebbero rappresentare per la politica” il punto di partenza e di aggregazione, vera anticamera democratica della vita sociale. Oggi purtroppo parlare di partecipazione, confronto, dialettica, è divenuto più un “cult” delle reminiscenze “Primo repubblicane” piuttosto che essenza primaria del vivere civile.
Ecco quindi che, sempre più spesso, nella grande giostra che è diventata (a questo oggi si è ridotta “LA POLITICA”) trovano spazio persone che si propongono alla politica come l’isola del tesoro, dalla quale trarre il frutto del saccheggio, diventando essi stessi autoreferenziali e collettori di istanze parziali, limitate, il cui respiro è talmente corto e ansante, che le mete che si propongono di raggiungere, molto spesso (per non dire sempre) non valicano gli androni dei condomini di riferimento.

La politica non è:

  • un barcone sul quale ci si imbarca con la speranza di arrivare in un posto qualunque, purché sia diverso da quello in cui ci troviamo. Questo è il frutto della disperazione e non il primo passo verso la liberazione, l’affermazione delle idee, dei progetti, e perché no, dei sogni.
  • combattere contro qualcuno, ma lottare per qualcuno, per una idea di società, di convivenza, di sviluppo, di civiltà.
  • un incontro di boxe dove ci si batte da soli, ma una partita tra squadre dove vince chi ha la migliore sistemazione in campo, la migliore strategia (perché non basta solo la tattica), l’allenatore più capace (e non il più furbo), dove conta il talento (e non solo il genio), dove soprattutto paga la coralità, perché alla fine vincono tutti i giocatori e i punti li prende la squadra, non il singolo marcatore.

La politica è:

  • impegno, ragionamento, dialogo, confronto, rispetto degli altri, progetto condiviso di idee e azioni, perché una intera comunità possa crescere, svilupparsi, prosperare, in modo civile e solidale;
  • avere obiettivi chiari, interpretare le esigenze della città e operare i cambiamenti necessari, prima di essere sopraffatti dai bisogni quotidiani dei cittadini, creare modelli di sviluppo sostenibili, stimolare processi virtuosi (e non virtuali) validi per tutti (e non per pochi).

Ma quanto di tutto ciò troviamo nel quotidiano, quanti riescono ad ascoltare ciò che gli altri dicono, quanti riescono ad accettare i propri errori senza cercare alibi o giustificazioni !!! Quanti si pongono come fine il bene comune e non l’interesse di pochi o, ancor peggio, quello privato?

A qualcuno sembreranno assurdità, forse “stronzate” ma quanto fin qui scritto non sono filosofiche enunciazioni o visionarie illusioni di un alieno proveniente da un altro pianeta, ma le considerazioni oneste e convinte di un uomo di centro destra che ha scelto e deciso di dare il suo contributo con forza ed entusiasmo al progetto politico che vede impegnato Nino Condorelli nella corsa a Sindaco di Misterbianco. La mia visione della società, e pertanto gli strumenti per attuare i cambiamenti necessari, forse sono diversi da quelli di tanti altri, ma legittimi quanto quelli degli altri e questa legittimità si chiama libertà di pensiero e azione.

Ma in forza di una onestà mentale che mi ha sempre contraddistinto, non turbata da nessuna voluttà di arrivismo e protagonismo dico a quanti mi leggeranno, che il ritiro della mia candidatura nella corsa a Sindaco di Misterbianco per il PdL, e la ricomposizione di un quadro di riferimento unitario dello schieramento di centro destra, ha il fine di riportare l’etica della politica entro un alveo di chiarezza e linearità che sia perfettamente leggibile da tutti.

Né inciuci o prove di forza, né baratti o compromessi fai da te, che non servono a nessuno se non a chi li propone, ma la consapevolezza della forza delle proprie idee che non esclude (anzi ha bisogno) del confronto leale con quelle degli “avversari” (NON NEMICI-BASTA NEMICI); la consapevolezza e la coscienza di avere un progetto chiaro, serio e concreto per la realizzazione di attività e processi evolutivi sostenibili da tutti e per tutti.

In tre parole: SVILUPPO, SVILUPPO, SVILUPPO.
Sviluppo delle coscienze – sviluppo economico – sviluppo culturale.
Questa è la nostra sfida (NON SCOMMESSA - SFIDA) per i prossimi anni e i risultati che certamente otterremo saranno appannaggio di tutta la città.

Pippo Gullotta
già candidato Sindaco PdL

tags: