La Regione "riavvia il procedimento" con approfondimenti sulla propria autorizzazione "Aia" alla megadiscarica di Valanghe d'inverno

Una questione senza fine. Gli sviluppi dei prossimi mesi ci diranno se e in che modo si riapre davvero la “partita” sulla contestata megadiscarica Oikos di Valanghe d’inverno, alla luce delle ultime notizie palermitane dei giorni scorsi.

Dunque, la Regione formalizza ora per iscritto - con una nota via pec del 19 marzo del dirigente generale del Dipartimento Acqua e rifiuti, ing. Salvatore Cocina - il “riavvio del procedimento” volto al riesame con approfondimenti della discussa “Aia” (autorizzazione integrata ambientale) rilasciata all’Oikos per l’impianto di smaltimento mottese, “a sorpresa”, alle soglie del ferragosto 2019. Un “rinnovo”, o “nuova concessione” (secondo le diverse posizioni in gioco) a dieci anni dalla precedente, subito oggetto di proteste, denunce e contenzioso. Con vari interventi in questi mesi del governatore Nello Musumeci, oltre alle denunce e interrogazioni dei deputati Burtone e Barbagallo (Pd) Cantone e Marano (M5S) e alle iniziative del Comune di Misterbianco (con il sindaco di allora Nino Di Guardo) e dei Comitati No discarica. Dalla Regione si preannuncia un “approfondimento critico” basato sui vari “aspetti di criticità” e di impatto ambientale della discarica etnea, invitando l’Oikos a fornire nuove informazioni e documentazioni entro 90 giorni. Intanto gli impianti sotto verifica restano comunque operativi.

Sull’Aia dell’agosto 2019, c’era stato un primo ricorso dell’amministrazione Di Guardo, con il legale Nicolò D’Alessandro, cui si era poi aggiunto un ricorso “ad adiuvandum” dei rappresentanti dei Comitati No discarica e delle Associazioni ambientaliste Zero Waste Sicilia, Legambiente e Italia Nostra. Un secondo ricorso per motivi aggiunti è stato depositato il 17 marzo scorso dallo stesso avv. D'Alessandro per il Comune di Misterbianco, stavolta su incarico dei commissari dello Stato. Con argomentazioni diverse, su varie violazioni, non solo sulle distanze di legge. Qualcosa evidentemente si è mosso, e apre altre pagine alla già annosa e complessa vicenda. La procedura di revisione ora aperta e notificata assegna 30 giorni agli “stakeholders”, tra cui Comitato No Discarica e associazioni ambientaliste, per le proprie osservazioni.

Dai Comitati No discarica, un primo sommario commento “a caldo”: «La Regione certamente non si è mossa né con celerità né spontaneamente, ma ci sono voluti i ricorsi e le interrogazioni. E stupisce non poco che essa non abbia ancora revocato in autotutela un’autorizzazione infondata, arbitraria e illegittima. Ringraziamo di cuore il prezioso avv. D’Alessandro, e il Comune di Misterbianco - col suo sindaco prima e con i commissari straordinari ora - per le loro determinanti iniziative legali. Vedremo come andrà a finire, riservandoci di adire la Procura della Repubblica».

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
29/03/2020

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