La montagna ha partorito meno che un topolino

Carmelo SantonocitoOggi è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana la legge n. 8 che istituisce i Liberi Consorzi Comunali e le Città metropolitane.

Come largamente anticipato dalla stampa, ma il testo è stato reso pubblico oggi, si tratta di una legge delle future intenzioni e che come effetto sopprime le 9 province ed istituisce 12 nuovi enti (9 consorzi e 3 città metropolitane) che, secondo la legge possono diventare anche di più.

Una vera e propria “Rivoluzione Crocettiana” che di fatto elimina solo le spese per i consigli e gli assessori provinciali oltre che per i presidenti delle province, ma non semplifica la burocrazia dal momento che gli enti si moltiplicano e non si sa ancora quali saranno le funzioni a loro affidate ed i territori di loro competenza.

In buona sostanza una legge del nulla, dal momento che i suoi 15 articoli fanno riferimento per ben 12 volte all’art. 2 che rimanda di sei mesi ad un disegno di legge del Governo che poi non sappiamo quando sarà approvato. Probabilmente quando si discuterà su questa futura legge, ne vedremo ancora delle belle, non solo perché quasi sicuramente si rimescoleranno nuovamente le carte, ma perché si dovranno stabilire le modalità di maggioranze in rapporto alla popolazione residente, e qui i pasticci, come già avvenuto nei precedenti disegni di legge, sono veramente dietro l’angolo.

E’ questo quello che la popolazione si aspettava? Credo proprio di no.
L’art. 10 della nuova legge rimanda ad una nuova legge le funzioni da attribuire ai Liberi consorzi, alle Città metropolitane ed ai Comuni mentre un decreto del Presidente della Regione Siciliana del 1995 fissa quali saranno i comuni che faranno parte delle future Città Metropolitane e nel caso che ci riguarda, 23 comuni per quella di Catania, capoluogo e Misterbianco compreso.

Le schermaglie sono già iniziate in alcuni comuni, ma si tratta di schermaglie senza senso perché si discuterà se appartenere ad un libero consorzio o costituirne uno nuovo o di staccarsi da una Città metropolitana, senza conoscere le funzioni ed i compiti che queste avranno ad eccezione delle funzioni di coordinamento previste dallo stesso art. 10.

Ma chi è quel Legislatore nel mondo moderno che onorandosi del titolo e pagato profumatamente, rimanda di ameno altri sei mesi quello che avrebbe potuto e dovuto fare già, avendo avuto a disposizione già un anno?
Che furbi questi deputati!!!

Ma l’assurdo è che tra sei mesi, il vincolo non riguarda l’approvazione della nuova legge, ma solo l’obbligo per il Governo di presentare un disegno di legge, che poi dovrà essere approvato.
Campa cavallo che l’erba cresce!

Carmelo Santonocito

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Commenti

Abbiamo tanto sperato che le

Abbiamo tanto sperato che le province fossero abolite poichè pesavano e di molto sulla spesa della comunità. Non parliamo poi degli abusi che si appalesavano continuamente per quanto riguarda i compensi dei consiglieri e del danaro elargito a datori di lavoro più o meno fittizi. Adesso si vuol criticarne l'abolizione? Non penso. Piuttosto si dovrebbero arganizzare meglio i territori, questo si. Città metrpolitane ovvero consorzii dovrebbero snellire di più la gestione del territorio. Questo dipende dai nostri amministratori o dalle istituzioni preposte. Se verrà fuori un pastrocchio sarà colpa anche nostra se non saremo capaci di contestare o ribellarci nel caso in cui si dovessero perpetrare delle ingiustizie.

Enzo Messina

Caro Enzo,

Caro Enzo,

concordo con te sull'abolizione delle province, ma se hai letto la legge ti renderesti conto che non è così che si aboliscono le province poichè si creerà una gran confusione prima ancora che vengano stabilite competenze e territori. Mi dici perchè un comune dovrebbe scegliere entro sei mesi tra una città metropolitana od un libero consorzio se ancora non sono stati stafiliti compiti e funzioni di entrambe? Ieri a Catania si è tenuto un incontro dei sindaci del Pd con l'on. Cracolici, ma hanno certamente parlato del nulla dal momento che la legge varata non dice niente. Ed allora perchè l'hanno fatta? I signori deputati perchè non varavano una legge degna di questo nome e poi è chiaro che i comuni potevano dibattere su cosa fare e quale strada intraprendere. Invece prima i comuni debbono decidere e dopo loro ci diranno a cosa servono. Bel modo di ragionare!!!!

E poi cosa vuoi che noi possimao fare? Tu dici che se fanno un pastrocchio sarà anche colpa nostra  che non siamo in grado di protestare. Io non mi sento in colpa è dall'estate scorsa che scrivo su questa cosa ed evidenzio le debolezze, ma poi cambiano tutto in una sera e si ricomincia d'accapo.

Bisogna che questi signori ascoltino e noi non abbiamo i mezzi per farci ascoltare o per mandarli a casa prima che combianano un pastrocchio. Un governo debole produce queste leggi e noi sappiamo perchè è stata varata una legge che non dice nulla dopo riunioni fiume a Palermo come a Roma. Altro che rivoluzione come va affermando Crocetta. Questa è la peggior politica, quella di non avere l'autorevolezza di saper decidere!

Carmelo Santonocito

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