La festa della Madonna degli Ammalati

Piano Madonna degli Ammalati Ritorna a Misterbianco, come ogni anno, la festa della Madonna degli Ammalati. Viene celebrata, la seconda domenica di settembre, nell’omonima contrada, appena fuori dal centro abitato, ed è, sicuramente, una delle feste religiose più caratteristiche ed originali della cittadina etnea, perché oltre a festeggiare la devozione alla Madonna, viene rievocata l’origine e la storia di Misterbianco. La festa, inoltre, è una celebrazione gioiosa di tradizioni e di folclore.

Un insieme di elementi sacri, culturali e civili che la rendono unica nel panorama delle feste in onore alla Madonna che si svolgono nell’hinterland catanese. L’epicentro della festa è in una piccola chiesa campestre, risparmiata dall’eruzione lavica del 1669 che distrusse molti paesi dell’hinterland catanese, compreso l’antico casale di Monasterium Album (l’odierna Misterbianco). Tale cappella rurale, dedicata a Santa Maria Aegrotorum (degli Ammalati), successivamente, venne quasi interamente distrutta dal tremendo terremoto del 1693, che tra l’altro, devastò gran parte della Sicilia orientale, risparmiando soltanto il muro frontale con l’antica immagine della Madonna col Bambinello.

La festa mariana è ricca di momenti di grande valore religioso e storico che sono elementi fondanti per un intero popolo e che creano l’identità della comunità misterbianchese. Le celebrazioni religiose iniziano con la S. Messa degli ammalati, proseguono con il “viaggiu”, la processione mattutina del sabato, dal sagrato della Chiesa Madre del paese, al santuario della Madonna degli Ammalati, con la tradizionale “cantata”, l’inno in onore alla Vergine, eseguito da tutti i misterbianchesi, con la celebrazione eucaristica al Campanarazzu, in prossimità dei ruderi dell’antica Chiesa Madre distrutta dalla lava, e si concludono, il lunedì pomeriggio, con il giro, per le vie del centro storico, del “Quadro”, opera del pittore Giuseppe Barone, che riproduce l’affresco del XVII secolo, raffigurante la Madonna con Bambino, San Giovanni e San Paolo, commissionato, come ex voto, dai misterbianchesi reduci della guerra in Africa orientale del 1937.

La festa, inoltre, celebra la memoria storica del paese, con dei momenti di notevole significato culturale e simbolico: il trasporto mattutino della campana, dalla casa della famiglia Bruno, alla chiesa campestre, in ricordo del trasporto dell’antica e possente campana dell’Immacolata, ad opera dei misterbianchesi superstiti, dopo la distruzione del loro paese, l’asta devozionale, al Piano del santuario, bandita, ormai da molti anni, dal concittadino Mimmo Santonocito.

L’interessante vicenda legata al santuario della Madonna degli Ammalati di Misterbianco è stata raccontata, di recente, con dovizie di particolari, nel breve saggio storico dal titolo “La chiesa della Madonna degli Ammalati e la famiglia Bruno. Tra diritto di proprietà e devozione popolare”. Una storia, lunga e affascinante, poco conosciuta dai misterbianchesi, che si sviluppa nell’arco di tre secoli, dall’eruzione dell’Etna del 1669, ai giorni nostri. Un racconto, originale e avvincente, denso di avvenimenti e di colpi di scena, che ricostruisce la discendenza e i rapporti parentali della famiglia Bruno, ne delinea le linee di successione ereditaria e gli atti testamentari, ma anche le diatribe e le controversie giudiziarie scatenate per il possesso del sacro immobile.

E in ricordo del loro legittimo diritto di proprietà, i Bruno hanno il privilegio di custodire la campana ed una chiave della chiesa. La campana, trasportata a spalla nei giorni della festa, per tradizione, dalla famiglia Baudo, è il simbolo della storia e della devozione che, da secoli, unisce la famiglia Bruno e l’intera città alla Madonna degli Ammalati. Anche Giuseppe Franceschino, uno degli ultimi discendenti della famiglia Bruno, scomparso di recente, geloso custode delle memorie familiari e fedele devoto della Vergine Maria SS. degli Ammalati, ha voluto rispettare, sino all’ultimo, le tradizioni ereditate dai suoi avi.

Ma la festa della Madonna degli Ammalati rappresenta, per tutti i misterbianchesi, un legame inscindibile con la memoria storica della città, un patrimonio prezioso di fede e di tradizione, un tesoro di devozione e di conoscenza, da custodire gelosamente e da tramandare alle nuove generazioni.

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