Il sindaco Nino Di Guardo vuole uscire dall’Ato e riappropriarsi delle proprie funzioni "La Simeto Ambiente è un carrozzone politico e noi non pagheremo per mantenerlo in vita"

Comune di MisterbiancoCOMUNICATO STAMPA del 13 marzo 2014
Il sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo vuole uscire dall’Ato e riappropriarsi come comune delle sue funzioni, anche per il recupero dei crediti della Simeto Ambiente, dallo scorso anno ormai in liquidazione.

“Abbiamo chiesto alla Simeto Ambiente – hanno esordito il sindaco Di Guardo e l’assessore all’Energia Angela Vecchio - che operi così come i comuni e gli enti pubblici, applicando le norme sulla trasparenza. Non è possibile che noi soci dobbiamo chiedere informazioni che dovrebbero essere pubbliche e reperibili nel sito istituzionale ed invece dobbiamo attendere settimane per avere risposta.”

Nei mesi scorsi il comune etneo, proprio per l’applicazione di questo principio tutelato dalla legge, ha ottenuto una sensibile riduzione della spesa per la nomina dei revisori, ma la Simeto Ambiente continua ad operare per il recupero dei crediti, chiedendo al comune come socio un contributo di oltre mezzo milione di euro l’anno per continuare questa azione e pagare i propri dipendenti.

“La Simeto Ambiente è a disposizione dei Comuni e non viceversa – continua il sindaco Di Guardo – ecco perché chiedo agli altri Sindaci di prestare la massima attenzione in questa vicenda, altrimenti la fase di liquidazione durerà dieci anni e le nostre comunità dovranno continuare a pagare ogni anno per un recupero, senza alcuna garanzia, che noi possiamo fare tranquillamente. Ecco perché desideriamo uscire da questo carrozzone e facciamo appello anche agli altri comuni. Intanto non pagheremo quanto richiesto.”

In sostanza il sindaco chiede di riappropriarsi delle proprie funzioni di recupero dei soldi dai suoi cittadini, come avveniva prima della costituzione delle Ato, evitando di pagare stipendi ed appannaggi che gravano sulle spalle della comunità.

“Non si comprende perché i nostri dipendenti nei comuni siano pagati con un contratto uguale in tutta Italia – conclude il sindaco Di Guardo – ed alla Simeto Ambiente si applichi il contratto della Federambiente, molto oneroso per la stessa e dove i funzionari percepiscano stipendi da 80 mila euro l’anno che i nostri cittadini sono costretti a pagare tramite il comune. E’ ora di finirla con la politica della lesina a vantaggio di pochi ed a danno di molti.”

Ufficio stampa
Carmelo Santonocito

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