Il sindaco Di Guardo: "Lotta agli sprechi" Il Comune di Misterbianco impugna il decreto regionale che approva la pianta organica della SRR "Catania Area Metropolitana"

Comune di MisterbiancoCOMUNICATO STAMPA del 24 giugno 2014
L’Amministrazione comunale di Misterbianco ha deciso di impugnare davanti al Tar Catania il decreto dell’assessorato regionale all’Energia con il quale viene approvata la dotazione organica della SRR “Catania Area Metropolitana” che raggruppa i precedenti ATO.

Un decreto del marzo scorso, del quale il sindaco Di Guardo ha avuto conoscenza nel corso dell'Assemblea dei soci dell'Ato 3, di fatto assegna alle nuove SSR 23 unità di personale, proveniente dai vecchi enti di gestione, quando il nuovo organismo ha per legge solo compiti di coordinamento e non di gestione, che sono stati trasferiti agli Aro.

“Una procedura totalmente illegittima rischia di creare un altro carrozzone politico a spese dei cittadini contribuenti – ha detto l’assessore all’Energia di Misterbianco Angela Vecchio - Senza alcuna comunicazione e trasparenza il Cda della SRR ha recepito un accordo sindacale dell’agosto scorso senza invitare alla contrattazione i comuni e quindi l’Anci, cosi come previsto dalla legge n. 9 del 2010, e la cosa più assurda – conclude l’assessore - applicando a questo personale il contratto di Federambiente che prevede costi maggiori del personale di oltre il 50% anche se questi dipendenti non si occupano della gestione dei rifiuti.”

Oltre ad avviare la procedura per impugnare il decreto e la delibera della SRR, Di Guardo ha inviato una missiva al presidente della regione Crocetta, all’assessore regionale all’Energia, al Consiglio d’amministrazione della SRR di Catania ed alle organizzazioni sindacali ed al Prefetto affinché intervengano per ripristinare la legalità ed evitare il proliferare del debito che ricade sui bilanci dei comuni e di conseguenza sulle tasche dei cittadini.

“Riteniamo prioritaria una lotta agli sprechi – ha detto il sindaco Nino Di Guardo – e noi ci batteremo in tutte le sedi affinché i nostri cittadini non debbano continuare a pagare balzelli per tenere in piedi un organismo svuotato di compiti e competenze che attualmente sono in carico ai comuni.”

Ufficio stampa
Carmelo Santonocito

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