Il martirio virtuale. Una mostra particolare celebra la Santa Patrona di Catania

Finalmente lontana dall'insopportabile olografia classica una mostra celebra la particolarissima S. Agata di cinque giovani artiste catanesi nei nuovi spazi di Pizzartè

Rosalba MusumeciLa devozioni...
virtuali all’arte e alla Santa Patrona della città. La kermesse
pitto-fotografica “Digitandagata”, curata da Natale Platania, riempie gli
spazi raccolti di Pizzartè di via Gisira, prima di una serie di ricche
iniziative. La personalissima cifra espressiva di cinque giovanissimi artisti
“a venire”, tutti o quasi studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania
- Meri Currò con le sue Estrusioni, Teresa Bonaccorsi, Rosalba Musumeci con le
“Madonne formato jpg”, Stefania Reitano, Rita Verricelli e il suo “Corpo
virtuale” le proiezioni (diapositive di immagini della festa raccolte negli
anni che si trasformano a volte in sfocate ed astratte forme della memoria) di
Aurelio Corona e di Alessandra Polizzi – pare ancorata alla religione (nel
senso etimologico di legame) della manipolazione e della sofisticazione
virtuale se non addirittura alla contaminatio tra generi: sempre nel nome
del postmoderno, ovvero della sua “superficialità”. Il cui senso è da
intendersi – ipse Jameson dixit – nella concezione per la
quale tutte le cose sono recepite come “superficie”, compreso il corredo di
difetti: l’assenza di spessore o di profondità storica. Se questo è vero generaliter,
“Digitandagata” sembra superare questa limitazione teorica, confermandola
allo stesso tempo. E visto che nella contemporaneità le cose dell’arte si
danno naturalmente come merce non vi sfuggono nemmeno le icone agatine e
non solo queste di Pizzartè: dall’affare della cera a quello del laicissimo
indotto festaiolo…“Due dei cinque giovani artisti- precisa il curatore
Natale Platania - presentano opere per così dire tradizionali, nel senso che la
matrice tecnologica viene usata come “carta carbone” e quindi eliminata per
fare posto alla silouette della Santuzza (nel caso di Stefania Reitano) o
all’uso di caratteri da consolle (AvantGarde, Md Bt) della scritta “Agata”
elaborate da Teresa Bonaccorsi”.Rita Perricelli
Le
iniziative di Pizzartè proseguiranno, tra breve, con una mostra, curata
dal critico e storico d’arte Giuseppe Frazzetto, che vedrà coinvolti alcuni
docenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania.

GiCo

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