Il consorzio Simco chiede un milione di euro

Simeto Ambienteda lasicilia.it
Alla fine anche l'ennesima riunione fissata per ieri pomeriggio e convocata in Prefettura, per discutere del piano straordinario d'intervento, necessario a ripulire i diciotto Comuni di Simeto-Ambiente, dai cumuli immensi di rifiuti ancora accatastati sulle strade, non c'è stata. Questo non ha impedito, comunque, di parlare del piano straordinario d'intervento da avviare subito per far rientrare l'emergenza rifiuti e l'emergenza igienico-sanitaria. Al centro dell'attenzione è finita la proposta del Consorzio Simco che nel corso della riunione di venerdì scorso in Prefettura (assente Simeto Ambiente), ha annunciato di aver preparato una bozza di piano d'intervento straordinario per un costo di circa un milione di euro, per l'esattezza, come annunciato dal Consorzio, occorrerebbero 940 mila euro.

Tanto è bastato a far drizzare i capelli in testa ai sindacati e a Simeto-Ambiente, visto che entrambi ritengono le richieste eccessive ed esose. "Sembra speculativo da parte del Consorzio - dice Luigi Veutro, della Uil - una tale richiesta". Come avrebbe evidenziato il Consorzio la spesa sarebbe giustificata oltre al pagamento dello straordinario di tutti gli operatori ecologici (circa 500), anche dall'utilizzo dei mezzi meccanici, nella quasi totalità delle città necessarie, viste le tonnellate di rifiuti per strada. Il Consorzio avrebbe, inoltre, spiegato che lo scorso mese, il pagamento dello straordinario ha comportato per le ditte una perdita in negativo, di circa 200 mila euro, non più sopportabile. "E' impensabile - evidenzia il presidente di Simeto Ambiente, Andrea Castelli - accettare una tale proposta. Non posso caricare una tale cifra sulle spalle dei contribuenti, visto che sarebbero, poi, loro a dover pagare. Inaccettabile visto lo stato in cui ci ritroviamo".
E per ridiscutere della situazione tutte le parti in causa si sono date appuntamento per domani, alle 16, in Prefettura, in un nuovo incontro al quale è atteso anche l'assessore regionale all'Ambiente, Pippo Sorbello, che fin dal primo momento ha seguito questa nuova emergenza. Nell'attesa di capire come si interverrà gli operatori ecologici sono ritornati al lavoro in tutti i Comuni. Si badi bene, però, l'intervento riguarda solo l'ordinario, che vista l'attuale situazione permette d'effettuare ogni giorno circa il 20% delle postazioni. Il risultato è che i cumuli di rifiuti crescono, mentre la gente si chiede quando a quest'incubo verrà messa la parola fine.
Le situazioni peggiori a Paternò, Misterbianco, Gravina, e ancora, Adrano, Tremestieri Etneo, e S. Maria di Licodia. I sindacati chiedono di far presto. Se si interviene subito, con mezzi meccanici ed uomini in una settimana la situazione potrà essere ristabilita, se si perde ancora del tempo, occorreranno almeno due settimane.

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