Fermiamo lo scandalo della Discarica Abusiva di Motta Sant'Anastasia, chiediamo giustizia per le due comunità

No DiscaricaI Comitati No Discarica di Motta e Misterbianco denunciano che nella conferenza dei servizi del 03/12 a Palermo, in cui sono stati acquisiti i pareri di Arpa, Provincia di Catania e Comune di Motta sulla congruità del piano di chiusura proposto dalla Oikos sulla discarica di Valanghe d’Inverno, non sia stato preso in considerazione, nel merito, la proposta di RIPRISTINO AMBIENTALE e immediata chiusura della stessa, avanzata con documento prodotto e protocollato già dal 02/12 rivolto all’attenzione del nuovo dirigente generale del Dipartimento Acque e Rifiuti, Ing. Armenio.

I Comitati insistono che la proposta formulata dal Prof. Aurelio Angelini , Docente di sociologia dell’ambiente ed ecologia – Università di Palermo, in sede dell’apposito convegno dello scorso 29/11 a Misterbianco e fedelmente riportata al dirigente generale e alla dott.ssa Fais, ex componente della Commissione d’inchiesta dell’allora Ass. Nicolò Marino, sia l’unica soluzione possibile, giuridicamente accettabile ed ambientalmente legittimata, tra tutte quelle tecnicamente praticabili, in quanto la discarica è ABUSIVA e, pertanto, chiediamo che si proceda alla bonifica della stessa senza ulteriori conferimenti di rifiuti: ripristinando integralmente lo stato dei luoghi ed anzi rimuovendo altre fonti di contaminazione.

Che la discarica sia abusiva e il suo ampliamento illegittimo, come motivato dall’ordinanza di diniego di rinnovo dell’autorizzazione n.1143 del 22/07/2014 emanata dall’allora dirigente generale Marco Lupo, sembra non essere stato minimamente attenzionato da questa conferenza dei servizi , dove non si è opportunamente richiamato che è proprio il dipartimento regionale Acque e Rifiuti ad aver asseverato “l’INSUSSISTENZA dei PRESUPPOSTI DI FATTO E DI DIRITTO valutati al momento dell’adozione dell’atto originario per VIZI PROPRI E SOPPRAVVENUTI” ed è sempre la stessa che ne ha disposto l’obbligo di presentazione, da parte del Gestore, di un progetto definitivo di chiusura e di RIPRISTINO AMBIENTALE, redatto secondo i dettami del Dlgs 36/2003, che garantisca modalità di gestione post mortem della discarica nella massima tutela dell’ambiente e della salute pubblica”.

Dunque l’unica bonifica giustificata e’ il ripristino dello stato dei luoghi e la messa in sicurezza attraverso la completa RIMOZIONE DEI RIFIUTI, e sebbene siano tante le tecniche adottabili dalla “air flow” da noi suggerita, alla biopuster, alla bioflushing a seconda della tipologia degli interventi, ma certamente nessuna soluzione può consentire che si continuino a sversare rifiuti, addirittura in base all’ordinanza presidenziale dello scorso 28/11 senza pretrattamento e biostabilizzazione, ossia PURO “TAL QUALE”, in barba a qualunque legislazione vigente europea e italiana.

Non è sopportabile ancora, dopo 40 anni, dalle due comunità di Motta e Misterbianco che uno scandalo nazionale di illegalità diffusa e di queste proporzioni continui ad essere tollerato nel silenzio delle responsabilità amministrative di chi ha illegittimamente autorizzato e nell’impunità di chi ha responsabilità politiche ed anzi fomenta la finta emergenza per superare le attuali leggi con il commissariamento e continuare ad imperversare senza programmazione di un “adeguato” piano di gestione dei rifiuti verso Rifiuti Zero.

Dichiariamo sin d’ora che coinvolgeremo la Procura della Repubblica ed il Prefetto per accertare che quanti preposti alle responsabilità di legge (e da tempo allertati nelle sedi proprie) rispondano di ogni tipo di condotta, compresa quella omissiva, e non escludiamo che possano attuarsi ulteriori eclatanti azioni di protesta già nei prossimi giorni.

I Comitati NO DISCARICA
di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia

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