Etnambiente, soluzione congelata

Etnaambienteda lasicilia.it
Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro
di ieri all’Ufficio provinciale del
lavoro tra Etna Ambiente, Comune di
Misterbianco e lavoratori impegnati per
contratto nell’espletamento di alcuni
servizi esterni del Comune per scongiurare
il licenziamento di quattro unità di
personale annunciato dalla società.
All’incontro di ieri, presente il sindaco
Ninella Caruso, il direttore generale del
Comune, dott. Rossana Manno, il presidente
di Etna Ambiente, dott. Antonio
Pogliese
, e per le organizzazioni sindacali
Maurizio Attanasio (Cisl) e Stefano Materia
(Cgil), oltre ai funzionari dell’Ufficio
provinciale del lavoro, si è deciso di rinviare
l’incontro per accertare l’esistenza
di una norma regionale che permetta
alla società di ottenere un contributo da
destinare ai lavoratori per evitare i licenziamenti.

Si tratta di un rinvio a termine, poiché
nel caso in cui la legge non prevedesse
sostegni particolari per i lavoratori si ritornerebbe
a parlare di un contratto di
solidarietà per evitare il licenziamento
delle quattro unità annunciato dalla società.
Il contratto di solidarietà altro non è
che una diminuzione dell’orario di lavoro
per assicurare la continuazione del
rapporto di dipendenza a tutti i lavoratori.
Posizione non condivisa dalle organizzazioni
sindacali, che invece chiedono di
aumentare le ore di servizio da 36 a 40.
Il problema sorge dalla carenza dei
fondi scaturente dal rinnovo del contratto
sottoscritto alcuni mesi fa tra il Comune
etneo e la società per la somministrazione
di alcuni servizi svolti da personale
che proviene dalla categoria dei
lavoratori di pubblica utilità, successivamente
trasformati in lavoratori socialmente
utili. La vertenza nasce dalla insufficienza
delle somme a disposizione,
oltre 150 mila euro, che metterebbero la
società in una condizione di insolvenza,
dal momento che Etna Ambiente svolge
servizi solamente per i Comuni soci, che
oltre a Misterbianco sono la Provincia regionale
di Catania e i Comuni di Belpasso,
Camporotondo Etneo, Biancavilla e S.
Maria di Licodia.

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