Dissesto. Asili nido: è giornata nera Il Comune è assente in Prefettura

Alisi NidoLa Cisl intanto chiede un'operazione verità sui conti di Palazzo degli Elefanti.

CATANIA - Dissesto, giornata di fibrillazioni sul versante Servizi Sociali. Arriva la fumata nera per le circa 80 lavoratrici degli asili nido finanziati con i fondi Pac (Piano di azione e coesione) che non ricevono lo stipendio da ben nove mesi, arriva la fumata. Nessuno accordo, infatti, è stato raggiunto nel vertice convocato stamani in Prefettura: restano troppo distanti le parti in causa, anche per questo motivo le lavoratrici, insieme ai rappresentanti sindacali dello Snalf Confsal, hanno deciso di continuare la protesta e non riprendere il servizio. “È stata inconcludente – afferma il sindacato di categoria – la riunione che si è tenuta in Prefettura all'ora di pranzo oggi. Dal Comune non si è presentato nessuno seppure sono i principali protagonisti considerando che i Pac sono fondi vincolati per cui il Comune anticipa le somme che, dietro regolare rendicontazione, vengono rimborsate dal Ministero".

Da quanto si apprende, il consorzio Quarantacinque, nel quale si sono riunite le lavoratrici, e i sindacati hanno fatto le loro proposte ma non si è trovato l'accordo. "Si dicono disposti ad anticipare una mensilità ma solo tra una decina di giorni e solo a patto che le lavoratrici tornino subito in servizio. È un'assurdità. Non possiamo accettarla", afferma il segretario regionale Snalv Confsal Antonio Santonocito. Diversa era stata la proposta dei sindacati: dato che proprio tra una decina di giorni dovrebbero arrivare dei soldi dal Ministero per questo capitolo, hanno chiesto al Consorzio di farsi carico temporaneamente del problema anticipando le mensilità di gennaio, febbraio e marzo. Il consorzio non ha accettato.

Si fa sempre più duro il confronto intanto il confronto tra la Cisl e il Comune di Catania. La Sigla sindacale alza i tono e chiede un "serio confronto e un’operazione-verità su quanto speso e quanto disponibile per i servizi sociali a Catania e nel Distretto socio sanitario 16 con la presenza garante del sindaco Pogliese". Lo chiede il segretario generale Maurizio Attanasio sulla grave vicenda dei servizi sociali a Catania e sulla decisione di sospendere i servizi da parte degli uffici comunali. "Il timore che gli effetti del dissesto comunale si sarebbero riversati sulle fasce sociali più deboli lo avevamo già detto – aggiunge Attanasio – ma non avremmo mai immaginato che si arrivasse alla cessazione improvvisa dei servizi di protezione sociale senza un minimo di confronto con le organizzazioni sindacali come rappresentanti sia degli assistiti sia dei lavoratori impegnati nei servizi di cura". Per Attanasio "gli assessori alle Politiche sociali Lombardo e l'assessore al Bilancio Bonaccorsi dovrebbero cospargersi il capo di cenere e chiedere scusa al migliaio di cittadini assistiti che di punto in bianco si sono visti notificare il blocco dei servizi prestati". "Ora – conclude Attanasio – occorre un confronto serio e un'operazione-verità rispetto a quanto finora speso e quanto oggi disponibile nelle casse comunali affinche' si possano razionalizzare gli interventi previsti”.

Intanto oggi l’assessore Giuseppe Lombardo ha dialogato con la stampa e ha fatto il punto sulla crisi in corso.

Fernando Massimo Adonia
catania.livesicilia.it
10/05/2019

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