Dalla prossima settimana i «rifiuti umidi» nel sito alternativo indicato dalla Regione

Sacchetti BIO - MisterbiancoLa missione sembra compiuta, almeno si spera. Dalla prossima settimana, la Regione metterà a disposizione dei Comuni della Srr Catania Area metropolitana una piattaforma per lo scarico della frazione umida della raccolta differenziata dei rifiuti.

La notizia arriva al termine della riunione tenutasi ieri a Palermo nella sede dell'Ars con i componenti della commissione Affari istituzionali, promossa dal sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo per risolvere l'annoso problema che attanaglia i Comuni e che si è aggravato con il blocco per manutenzione degli impianti della Sicula Trasporti.

Alla riunione, presieduta dal deputato regionale del Pd Antonello Cracolici, presidente della commissione, hanno preso parte anche l'assessore regionale all'Energia Salvatore Calleri, il nuovo direttore dell'assessorato regionale all'Energia Domenico Armenio, il presidente della IV^ commissione all'Ars Ambiente e Territorio Giampiero Trezzino e i sindaci di dieci Comuni della nostra provincia.

«E' stata una missione vincente. Abbiamo rappresentato all'assessore e ai parlamentari presenti - ha affermato il sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo, che era accompagnato dall'assessore comunale all'Energia Angela Vecchio - la gravità della situazione che attraversiamo, che non solo comporta maggiori costi per i Comuni, ma delegittima anche la nostra forte azione di sensibilizzazione della cittadinanza nel differenziare i rifiuti. Il messaggio è stato recepito e abbiamo avuto assicurazione dall'assessore Calleri - conclude Di Guardo - che dalla prossima settimana la Regione metterà a disposizione dei nostri Comuni un impianto di compostaggio per evitare che l'umido finisca in discarica».

Il grave problema era sorto alcune settimane fa, quando i titolari dell'impianto di compostaggio di cui si servono i Comuni dell'area aveva comunicato il blocco dei propri macchinari «per manutenzione» per alcuni mesi.
In mancanza di siti alternativi disponibili, tutto ciò sta comportando il conferimento in discarica della porzione umida dei rifiuti raccolti, con uno spreco di risorse e un aumento considerevole dei costi, oltre ai problemi di carattere ambientale e di delegittimazione delle campagne di informazione dei Comuni che invitano i loro cittadini a differenziare i rifiuti per risparmiare e proteggere l'ambiente. Una progressiva quanto faticosissima «rincorsa» comportamentale e culturale verso obiettivi di civiltà che rischia di essere vanificata dalle gravi carenze regionali su una materia, quella dei rifiuti e dell'ambiente, su cui la Regione ha compiti, responsabilità e doveri non più trascurabili.

Il blocco interessa dieci comuni
I Comuni interessati al blocco dell'impianto di raccolta e compostaggio dell'umido che hanno partecipato all'incontro di Palermo sono Aci Bonaccorsi, Belpasso, Camporotondo, Gravina, Misterbianco, Nicolosi, S. Agata li Battiati, S. Giovanni La Punta, S. Gregorio e S. Pietro Clarenza. Si spera, adesso, che l'unione faccia la forza e che davvero dalla prossima settimana la Regione risolva il problema con la messa a disposizione di un sito per i rifiuti umidi da raccogliere e trattare, sollevando i Comuni da costi, responsabilità e adempimenti aggiuntivi che non hanno ragione di esistere.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
03/10/2014

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