Da vittima del racket a imprenditrice libera

Associazione Antiracket Antiusura Etneada lasicilia.it
Ieri vittima del racket oggi imprenditrice libera. All'insegna di questo motto ieri mattina ha riaperto i battenti una oreficeria del centro storico misterbianchese che nei mesi scorsi era stata costretta ad interrompere l'attività perché caduta nelle mani di usurai. Gli strozzini, come accade in questi casi l'avevano portata davanti ad un bivio, ma la voglia di liberarsi da questa oppressione e di continuare a lavorare liberamente ed onestamente ha portato l'imprenditrice a denunziare i fatti e fare arrestare i malviventi con l'aiuto della Associazione Antiracket e Antiusura Etnea e del commissario straordinario antiracket.

“Oggi è una giornata da non dimenticare perché, non solo riapre i battenti una impresa costretta a chiudere – ha detto il prefetto Giovanni Finazzo – ma soprattutto perché una azione del genere era impensabile da immaginare fino a un decennio fa mentre adesso è una realtà”.
A testimoniare tutta la solidarietà ed il sostegno alla coraggiosa imprenditrice ieri c'erano i rappresentanti delle istituzioni dal prefetto Finazzo al questore Michele Capomacchina, dalla Procura della Repubblica al commissario straordinario antiracket prefetto Giosuè Marino, dal comandante provinciale dei carabinieri col. Giuseppe Governale al comandante provinciale della Guardia di finanza col. Ignazio Gibilaro.
A fare da padrone di casa il sindaco Ninella Caruso che ha sottolineato come “Il Comune è sempre accanto a chi rispetta la legalità e intende farla rispettare. Questi principi sono un presupposto fondamentale per il progresso della comunità e per questo motivo l'amministrazione comunale è vicina a chi subisce soprusi e vuole trovare un punto di riferimento nelle istituzioni. La ripresa dell'attività commerciale è una testimonianza importante – ha concluso il sindaco – e la presenza delle istituzioni deve dare coraggio a chi ancora non lo ha avuto”.
A ringraziare le istituzioni presenti la presidente dell'Associazione antiracket Gabriella Guerini che ha voluto sottolineare come in questa vicenda “il Comune etneo è stato di supporto all'imprenditrice ed all'associazione, costituendosi parte civile nel procedimento penale a carico dei responsabili”.
Oltre alle autorità sono stati presenti i rappresentanti di Confcommercio e Confesercenti ed alcuni operatori commerciali del centro storico.

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